di Redazione
C’è un decreto ministeriale (datato 10 novembre scorso), dal quale si evince la soppressione dell’ufficio del giudice di pace di Caulonia, in palese contrasto con una legge di conversione di un decreto legge (del 12 settembre scorso), che invece ne prevede il mantenimento.
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Per questo motivo il Consiglio comunale di Caulonia ha invitato il Ministero di Grazia e Giustizia a rivedere e modificare il decreto dello scorso 10 novembre, confermando all’unanimità la volontà dell’Ente di mantenere l’importante presidio di legalità e gli impegni assunti in merito alla messa in disposizione dei locali, alle spese di mantenimento e al personale da destinare presso l’ufficio giudiziario.
Anche il Consiglio dell’Ordine degli avvocati del foro di Locri, interessato a tutti problemi che riguardano l’avvocatura ha manifestato, attraverso il consigliere Nicola Alvino, la solidarietà dell’ordine al Comune di Caulonia che si è impegnato al mantenimento dell’ufficio dichiarando la disponibilità dei togati locresi a supportare il Comune in qualsiasi azione.
Tuttavia il cuore del dibattito durante il civico consesso cauloniese si è concentrato nel prologo, quando il consigliere di minoranza del gruppo “Insieme per Caulonia” Domenico Campisi ha sollevato il problema della pavimentazione nel centro storico: «Stanno rovinando le basole in maniera criminale – ha tuonato – e non c’è da parte delle maggioranza la sensibilità di dire che non si può continuare in questo modo. Non è un problema politico, ma del paese. Caulonia non merita questo trattamento. Se entro 48 ore non ci sarà una prova tangibile affinchè il problema venga risolto, faremo qualcosa di eclatante». Per il consigliere d’opposizione del gruppo “Spazio Aperto-Pd” Attilio Tucci «C’è una grossa contraddizione. L’Amministrazione non deve preoccuparsi a trovare maestranze nuove, ma se c’è la convinzione che le cose non vanno bene si abbia il coraggio di sospendere i lavori». Secca la replica del sindaco Ninni Riccio: «Mi sono sentito aggredito dagli operai, perché qualcuno si è affrettato a riferire loro che per il sindaco quei lavori non vanno bene. E’ stata un’azione cattiva che mi ha mortificato. Se il soprintendente dice che vanno bene, bisogna prenderne atto».