R. & P.
Sarà il 10 agosto la cerimonia di premiazione del “Giugno locrese” edizione LII^, concorso nazionale di poesia che richiama l’interesse di centinaia di poeti italiani e che ogni anno partecipano al bando.
Lo scorso anno, con la 52esima edizione, a causa dell’epidemia Covid19, il concorso vide avviato solo il bando, pertanto intenzione dell’Amministrazione, per quest’anno, è stato quello di portare a compimento l’edizione storica numero cinquantadue, con la cerimonia di premiazione.
La Giuria, composta dal presidente professor Vincenzo Romeo, Beatrice Bumbaca, Anna Maria Mittica, Alfredo Panetta, Maria Vittoria Valenti e Giuseppe Zucco, ha esaminato 241 poesie pervenute decretando i tre vincitori e due menzioni speciali.
«Il Giugno locrese – afferma il presidente della Giuria, professor Vincenzo Romeo- rimane, nel panorama nazionale, un importante momento di confronto, di ascolto e di scoperta delle voci più interessanti della poesia contemporanea. La 52^ edizione ci ha proposto vecchi e nuovi nomi e la Giuria, con un lavoro di analisi attento e accurato, ha operato la scelta fra quelle poesie capaci di evocare un “altrove” in cui sentire pulsare la vita autentica. La poesia rappresenta un bene irrinunciabile per noi uomini e forse il solo vero efficace antidoto al degrado del linguaggio. Un particolare ringraziamento mi sento di fare alla Giuria che quest’anno, oltre ai componenti storici Beatrice Bumbaca, Anna Maria Mittica e Maria Vittoria Valenti, si è avvalsa della preziosa collaborazione di due illustri autori della nostra terra, il poeta Alfredo Panetta e lo scrittore Giuseppe Zucco».
«È un evento che per Locri significa molto, per la sua storia, per le personalità che lo hanno reso famoso e per la caratura nazionale che, di anno in anno, fa del “Giugno locrese” un evento prestigioso, tra gli appuntamenti più celebri e seguite dell’estate calabrese. Ringrazio la giuria per il lavoro impeccabile e tutti coloro che hanno, e stanno contribuendo, all’organizzazione della cerimonia di premiazione che vedrà ospiti d’eccezione, momenti musicali, poesie e l’omaggio in memoria di un grande scrittore locrese Salvatore Futia».
«Il “Giugno locrese” è uno dei concorsi di poesia più apprezzati dai poeti italiani, oltre ad essere un evento celebre per importanza e storicità. Per me è un onore, come assessore alla cultura, aver avuto la possibilità, con l’Amministrazione comunale, di seguire l’organizzazione ed essere vicino alla Giuria che, con professionalità e serietà, ha valutato le opere. L’evento ha assunto nel tempo sempre più popolarità con chi ha fatto la storia della nostra città, ricordando i fondatori, le personalità illustri di Locri, i premi assegnati, gli eventi che hanno impreziosito la serata di premiazione in presenza di ospiti d’eccezione e le edizioni in memoria di grandi personaggi che hanno reso la nostra città colta ed importante» – dichiara l’assessore alla cultura Domenica Bumbaca.
In questa edizione è intendimento della Amministrazione Calabrese ricordare Salvatore Futia, uno degli scrittori più importanti e che molto ha scritto sulla storia della città, su varie tematiche, riconosciuto come autore di opere eccellenti e di attenta riflessione. Scomparso lo scorso novembre, la città renderà omaggio alla sua persona e alla sua intellettualità, ricordandolo attraverso i suoi scritti e con le parole di chi lo ha conosciuto bene e con lui ha studiato.
La kermesse culturale seguirà con le premiazioni dei vincitori e il concerto dei “Violinisti in jeans”. Angelo Di Guardo e Antonio Macrì sono due musicisti eclettici alla ricerca di nuove forme musicali, provengono da una formazione prettamente classica, essendosi diplomati entrambi al Conservatorio. Perfezionandosi con illustri maestri che li hanno seguiti nel loro iter musicale si sono esibiti singolarmente e insieme anche all’estero. Angelo suona la Viola ed il Violino, mentre Antonio è violinista, compositore e autore di un libro su Bellini. Da un decennio, hanno sperimentato un nuovo modo di presentare il violino al grande pubblico, arricchendo il loro stile classico, con ritmi, arrangiamenti e movimenti corporei coinvolgenti che intratterranno la platea sorprendendo i presenti con effetti particolari per una serata culturale “sotto le stelle” di San Lorenzo.