di Patrizia Massara Di Nallo (foto fonte Regione Calabria)
CALABRIA – La Giunta della Regione Calabria, nella seduta odierna, su proposta del presidente, Roberto Occhiuto, con due distinte delibere ha approvato il Piano di emergenza della diga del Menta e il Piano di emergenza della diga di Castagnara-Metramo, elaborati tenendo conto della direttiva del presidente del Consiglio dei ministri del 2014 nel merito degli “indirizzi operativi inerenti l’attività di protezione civile nell’ambito dei bacini in cui sono presenti grandi dighe”. La direttiva stabilisce, per ciascuna diga, le specifiche condizioni per l’attivazione del sistema di protezione civile, nonché le comunicazioni e le procedure tecnico-amministrative da attuare nel caso di rischio idraulico indotto dalla diga, ai fini della sicurezza della diga e dei territori a valle, e nel caso di fenomeni di onda di piena e rischio esondazioni.
La diga del Menta sorge sull’Aspromonte e le acque sono utilizzate per l’approvvigionamento potabile della città di Reggio Calabria; la diga di Castagnara-Metramo è ubicata nel Comune di Galatro e le acque sono utilizzate a scopo irriguo.
Per quanto riguarda la transizione digitale, su indicazione del vicepresidente e assessore alla Transizione digitale, Filippo Pietropaolo, è stato approvato Il Piano di Rigenerazione Amministrativa (PRigA) della Regione Calabria denominato Crescere in “Comune” il quale si basa sull’analisi delle criticità emerse nella programmazione del Por Calabria 2014-2020 che ha evidenziato carenze di personale tecnico-specialistico e difficoltà nella gestione dei progetti, soprattutto nei Comuni più piccoli. Crescere in “Comune” ha l’obiettivo di migliorare la capacità operativa degli enti locali calabresi che operano in un contesto di generale scarsità di organici, stimolando la transizione digitale attraverso azioni di training on the job, di accompagnamento, riorganizzazione e reingegnerizzazione dei processi amministrativi; attraverso attività di formazione e il supporto alla digitalizzazione anche per l’utilizzo di strumenti per il lavoro da remoto. Il progetto mira anche a migliorare l’efficacia professionale per affrontare le problematiche più diffuse, soprattutto nei piccoli Comuni, tra cui quelle riguardanti specifiche situazioni ambientali e finanziarie.
Per quanto riguarda l’edilizia scolastica, la Giunta, su proposta dell’assessore ai Lavori pubblici, all’Istruzione e all’Edilizia scolastica, Maria Stefania Caracciolo, ha deliberato di destinare 1 milione di euro di risorse per interventi di riqualificazione degli ambienti didattici da utilizzare come sede distaccata del corso interateneo in Medicina e Chirurgia nella città di Crotone avviato a partire dall’anno scolastico 2024-2025, nell’ottica di favorire la formazione in ambito sanitario e lo sviluppo della ricerca biomedica e tecnologica nel territorio di Crotone. I fondi rientrano nella linea di azione 10.5.7. “Interventi infrastrutturali per l’innovazione tecnologica e laboratori di settore e per l’ammodernamento delle sedi didattiche”.
Per l’alta velocità, altro atto deliberativo dell’assessore Caracciolo riguarda il progetto del Raddoppio Cosenza-Paola/San Lucido (Galleria Santomarco), parte del più ampio intervento relativo al “Potenziamento, con caratteristiche di alta velocità, della direttrice ferroviaria Salerno-Reggio Calabria” in merito al quale è stata espressa l’intesa ai sensi dell’art. 44 del D.L. 77/2021,convertito, con modificazioni, dalla legge 108/2021 e sue modifiche e integrazioni.
Inoltre, per l’apicoltura, su proposta dell’assessore all’Agricoltura e ai Trasporti, Gianluca Gallo, è stato approvato il programma apistico regionale anno 2025 e sottoprogramma 2023-2027 ai sensi della Lr 23/2022 che riconosce l’apicoltura come attività agricola zootecnica e ne valorizza l’esercizio ed i prodotti in un’ottica volta alla tutela della biodiversità e delle condizioni ambientali. Tra gli obiettivi rientrano anche la professionalizzazione degli apicoltori calabresi, l’associazionismo, la tutela della biodiversità, il sostegno agli investimenti di macchinari e attrezzature, l’implementazione di servizi correlati all’apicoltura.