di Giuseppe Caruso*
Egr. Direttore,
ho il piacere di comunicare che il Movimento VOLO ha deciso di formare un comitato referendario a sostegno delle ragioni del NO.
L’azione si svolgerà con la costituzione di banchetti pubblicitari di informazione sulle ragioni del NO e con idonee conferenze tematiche, dove esperti del settore illustreranno il perché sia necessaria una ferma opposizione a questa disastrosa riforma, pensata, “ad usum delphini”.
I motivi tecnici della nostra ferma opposizione, voluta per impedirne l’attuazione, saranno oggetto di discussione pubblica. Mi permetto solo una considerazione di carattere generale: in un sistema complesso costruito sul bicameralismo perfetto, inserire una riforma, parziale e mal fatta, che modifichi l’equilibrio dei vari organi costituzionali, non può che generare un collasso del sistema. E’ come aver costruito un motore a sei cilindri e stabilire di farne funzionare solo tre, senza alcuna modifica degli altri organi del motore, si perdoni l’azzardo e l’imprecisione del paragone.
Quanto alle valutazioni di natura strettamente politica, non è chi non veda come la riforma costituzionale proposta, unita alla riforma elettorale in itinere, apra la via a pericolose derive autoritarie (come non ricordare la legge Acerbo che diede la stura all’affermazione del fascismo?).
Per queste ragioni, brevemente riassunte e in sinergia con altri movimenti della zona fra i quali “Insieme, Il centrodestra”, il movimento VOLO intende sostenere le ragioni del NO.
VOLO