di Giuseppe Serranò
Io sono con Wanda Ferro. Sono passati appena 5 mesi dalla tornata elettorale per il rinnovo del Consiglio Regionale che ha sancito la vittoria della sinistra.
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Quando ho dato la mia disponibilità alla candidatura quale consigliere nelle liste di F.I. ero consapevole delle difficoltà che avremmo incontrato ma l’illimitata fiducia nel candidato a Governatore designato dal centro destra, Wanda Ferrro, mi ha spinto a dare il mio contributo senza alcuna esitazione.
Conosco Wanda Ferro e le sue qualità e, oggi più che mai, sono convinto che sia la donna giusta per dare un nuovo e benefico input alla politica calabrese.
La nostra regione ha perso un’occasione e la prova è costituita dalla insipienza del governatore eletto e dei suoi uomini e dalla paralisi in cui versa il governo regionale. Le uniche cose di cui si sta occupando e i metodi adottati denotano la mancanza assoluta di un progetto rivolto al bene comune. Anzi il segnale che il cittadino coglie è il rafforzamento dei “privilegi” per la “casta” e i suoi accoliti. Il Consiglio approva le modifiche allo Statuto e le principali novità della riforma voluta dal governatore sono l’aumento del numero degli assessori e l’introduzione della figura del consigliere “delegato”.
Risultato: Più posti in Giunta a spese dei calabresi, più consiglieri vicini ai centri di spesa. Il nuovo Governatore assume tre addetti stampa con contratto co.co.co. (pare fossero già con lui alla Provincia di Cosenza) per una spesa complessiva di 150 mila euro che graveranno sulle spalle dei calabresi e il bando per la selezione di 5 giornalisti da retribuire con fondi Ue viene sospeso a tempo indeterminato. Il Consiglio approva una “leggina” che consente agli assessori di raddoppiare il numero dei suoi collaboratori per cui ognuno potrà nominare due segretari particolari, due responsabili amministrativi, due autisti.
Ed intanto, in Calabria vengono calpestati i più elementari principi di democrazia impedendo al Leader dell’opposizione di entrare a Palazzo Campanella.
Con l’esclusione di Wanda Ferro il Consiglio Regionale perde un esponente di grande prestigio capace di rappresentare le istanze dei cittadini
Oggi, Wanda Ferro rappresenta una voce autorevole nel panorama politico calabrese. Apprezzo la sua iniziativa di fondare un’associazione che, senza porsi in contrasto con i partiti, sia polo aggregante di quanti non si riconoscono in questa Politica e che vogliono costruire una valida alternativa. Mi sono fatto portavoce di questo progetto presso tanti calabresi che vivono in provincia di Reggio Calabria e che sono stanchi di soprusi, angherie, prevaricazioni, pressioni mafiose che soffocano la convivenza civile. Tutti riconoscono a Wanda Ferro capacità politico-amministrativa, passione sociale e grande professionalità.
Sposare il progetto, per noi, non è semplicemente aderire ad una associazione politico-culturale ma condividere il cammino di Wanda Ferro.
Noi ci crediamo ed è per questo che ci stiamo già adoperando perché come insegna il grande Seneca “… ci muoveremo e la paura non ci terrà intorpiditi. Quegli si mostrerà veramente uomo che, in mezzo ai pericoli da ogni parte imminenti, in mezzo allo strepito delle armi e delle catene, saprà né spezzare la propria virtù né nasconderla”