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Leone, semplicemente un povero micino sfortunato che ha lottato per sopravvivere allo scempio, alla crudeltà infinita che qualcuno aveva inflitto sul suo misero corpicino.
Si, lui ha lottato come un Leone per sopravvivere e purtroppo, nonostante i soccorsi immediati, le terapie veterinarie e le preghiere di tanti, di tutti noi, sconvolti da tante barbarie, è morto!
Non sapremo mai quanti “Leone” fanno la sua stessa fine, scuoiati vivi, ad opera d’ arte, probabilmente per quell’ ormai famoso colletto di “pelliccia” che in tanti indossano non sapendo o facendo finta di non sapere .
Perché fa comodo non sapere e continuare a divertirsi e non pensare.
La sua morte, il suo caso, deve servire a far conoscere questa triste realtà . Nella zona di Angri, in prov. di Salerno, si vocifera ci sia una conceria e che siano stati ritrovati altri gatti nel medesimo stato .
Il presidente del Partito Animalista Italiano, l’ avv. Cristiano Ceriello ha naturalmente denunciato il caso in Procura .
Le sue parole : << è stata troppa la violenza e le torture subite da questo piccolo esserino ad opera di criminali capaci solo di essere forti con i più deboli; noi ce la metteremo tutta affinché non solo lui, ma i tanti Leone, abbiano giustizia e che finalmente un giorno gli autori di questi reati così tremendi vadano in carcere >>.
Domenica 17 dicembre, in suo nome, da Nord a sud, il PAI, Partito Animalista Italiano, invita tutti ad indossare un foulard, possibilmente rosso per ricordare Leone e per CHIEDERE GIUSTIZIA!
Marilene Bonavita (Addetto stampa Partito Animalista Italiano RC)