di Enzo Lacopo © 2022
LOCRI – in un clima di grande entusiasmo e soddisfazione, la scuola secondaria di I grado di Locri e di Sant’Ilario ha concluso il progetto “Ciak…Un processo simulato per evitare un vero processo”, presso l’aula della Corte d’Assise del Tribunale Penale di Locri (R.C).
Il progetto, ideato dall’ex presidente del Tribunale per i Minorenni di Catanzaro Luciano Trovato e gestito dall’Associazione Ciak Formazione e Legalità in Calabria in collaborazione con le autorità giudiziarie della Regione Calabria, si prefigge di affermare la cultura della legalità e prevenire il disagio giovanile.
Gli studenti provenienti da ogni classe terza della scuola secondaria I grado dell’IC De Amicis Maresca di Locri, diretto dalla dott.ssa Carla Galletta, sempre attenta a promuovere attività di sensibilizzazione alla legalità, sono stati guidati dalle docenti Giovanna Triunveri, referente, e Giovanna Carpentieri. Le due docenti durante le attività sono state affiancate dall’avvocatessa Anna Cavallaro e l’avvocato Giuseppe Spadaro. Inoltre, i ragazzi sono stati coinvolti nel mese di Maggio in una giornata di formazione a cura della dott.ssa Roberta Mallamaci e della dott.ssa Sabina D’Alessandro, entrambi giudici onorari presso il Tribunale dei Minori di Catanzaro, che hanno analizzato alcune problematiche giuridiche e invitato gli alunni alla riflessione sul ruolo dei giudici, sui concetti di legalità e di giustizia.
I trentuno alunni sono stati accolti nell’aula della Corte d’Assise dal fiduciario Giovanni Sfara che ha dato loro delle indicazioni sul comportamento o atteggiamento da assumere, dalla dott.ssa Daniela Spagnolo, funzionario giudiziario, e dalla dott.ssa Tursi, pubblico ministero del tribunale di Locri. Dopo i saluti dell’avvocato Mazza, presidente della camera penale 1989 di Locri (che, unitamente ad altri colleghi penalisti, ha messo a disposizione dei ragazzi le toghe), della dott.ssa Foti, GIP del tribunale di Locri, della dott.ssa Sabina D’Alessandro, gli studenti, immedesimandosi egregiamente nel ruolo ricoperto, hanno simulato un processo penale minorile interpretando il copione “Fuori classe” che rispecchia il mondo dei giovani permeato da discriminazioni, bullismo e cyberbullismo. Hanno simulato, pertanto, un processo per reato di bullismo a carico di minorenni e dall’emozione che era manifesta sui loro volti si è potuto capire che, trovarsi in un’aula di tribunale, li ha resi consapevoli dei danni che si producono in un minore vittima di bullismo e degli effetti penali sugli imputati riconosciuti colpevoli. Non si è trattato di una recita, di una interpretazione teatrale, bensì di una simulazione di un processo che ha fatto capire agli studenti che prendere consapevolezza del proprio agire può evitare il vero processo. Un grazie va al dott. Luciano Trovato e a tutti i membri dell’Associazione Ciak, in particolare alla dott.ssa Chiara Caruso alla dott.ssa Roberta Mallamaci e alla dott.ssa Sabina D’Alessandro che credono fermamente nell’alta valenza educativa del progetto e hanno saputo trasmettere questo valore nella scuola. Un grazie alla Dirigente scolastica Carla Galletta, ai docenti, agli alunni, ai genitori; un grazie agli avvocati Anna Cavallaro e Giuseppe Spadaro per il loro encomiabile contributo.