DI SEGUITO LA LETTERA DI RISCONTRO ALLE DIMISSIONI DAL PD DEL CONSIGLIERE COMUNALE DI LOCRI MARIA ANTONELLA GOZZI, A FIRMA DI MARIA ELISABETTA CANNIZZARO
Cara amica, scrivo queste poche righe a titolo personale e non come coordinatrice del Comitato pro Renzi della Locride, poiché come dovresti sapere nel gruppo non vi sono ruoli specifici, anche se in molte occasioni ne sono stata la portavoce.
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Apprendere dalla stampa le tue dimissioni dal partito –che mi sono ritrovata notificate sulla mia posta elettronica, mi ha lasciato perplessa; mi sono interrogata sul lavoro fatto come gruppo e di conseguenza sulla tua adesione, sulle riunioni ampie di dibattito in cui tutti abbiamo potuto dire la nostra e nel corso delle quali –soprattutto sul punto di cui ti duoli nelle tue righe, hai abbandonato il campo senza esprimere la tua idea.
Il gruppo è eterogeneo nella sua composizione ma caratterizzato da una energia –a volte contagiosa-, da voglia di fare, da tanti buoni propositi per cui le tue dimissioni (inaspettate) e maturate, tra l’altro, dopo il voto per eleggere il segretario regionale del partito ed a pochi mesi dal tesseramento, appaiono a mio modesto parere impreviste e sicuramente poco meditate. Avrei desiderato che la tua scelta fosse frutto di una intensa partecipazione ai nostri incontri e quindi di disappunto sul nostro operato. Il poco tempo trascorso tra noi per i tuoi impegni (ricordi che sollecitai più volte la tua partecipazione) sicuramente non ha potuto fornire un quadro completo della nostra realtà. Ecco quale può essere il mio rammarico nell’apprendere la tua decisione, non condividendone il metodo.
Non posso che condividere, al contrario, la tua premessa sulla necessità di non abbandonare il campo di battaglia alle prime difficoltà; il terreno della politica è irto, pieno di ostacoli e di mine. A noi il compito di lavorare su questo terreno, con coerenza, nell’affermare con forza le nostre idee mettendo sempre al centro dell’azione l’interesse della collettività.
Proprio per dare voce a chi voce non ha ed in questi due anni ha riposto in noi fiducia abbiamo deciso di non cedere e di continuare a lavorare su questo terreno –della politica – perché diventi sempre più fertile e possa intercettare e dare risposte ai bisogni della collettività, come tu ben dici. Ecco il solo motivo che ci ha indotto a resistere ed accettare un nome nella lista che non cambia i nostri propositi.
Se tutti noi, alle prime difficoltà abbandonassimo il campo, sarebbe la morte della democrazia. Finché ne avremo la forza, continueremo a fare la nostra battaglia o se preferisci la nostra “strategia” sempre accordando gli strumenti ma, allo stesso tempo, lasciando la libertà – e tu ne sei l’esempio – di suonare anche fuori dall’orchestra.
Cordialmente
Elisabetta Cannizzaro