SIDERNO – Sara’ lotta all’ultimo voto per garantire al capolista al Senato di Grande Sud Gianni Bilardi un seggio a palazzo Madama. Chi credeva in una passeggiata del braccio destro di Scopelliti si starà ricredendo: su 2211 sezioni scrutinate su un totale di 2411 Grande Sud ha una percentuale del 3,35%, roba da fotofinish.
Una situazione che interessa in particolar modo la Locride perché, come più volte evidenziato, l’elezione di Bilardi al Senato libererebbe un posto in consiglio regionale che sarebbe appannaggio di Pietro Crino’, sindaco di Casignana. E sarebbe, qualora il subentro dovesse andare in porto, con tutta probabilità, la massima espressione della rappresentanza istituzionale della Locride che, evidentemente, sembra non aver recepito la “lezione” delle Regionali del 2010 quando l’intero comprensorio rimase senza rappresentanti a palazzo Campanella. Ma questa e’ un’altra storia. Ora, pallottoliere alla mano, i sostenitori di Grandi Sud stanno facendo i conti. Quei conti che parlano di un risultato deludente soprattutto nei centri più popolosi: a Siderno, infatti, la lista capeggiata da Bilardi non è andata oltre il 5,63% dei voti contro il 28,28% del Pdl; un po’ meglio a Locri con l’8,3% contro il 28,1% del Pdl. Tutti risultati al di sotto delle aspettative di chi, in queste settimane ha condotto una campagna elettorale massiccia e intensa. Di Fuda e della sua mancata elezione abbiamo già detto. Del fallimento dell’impresa impossibile del sindaco di Stignano Franco Candia, causata dal clamoroso flop dell’Udc, sotto il 2% a livello nazionale scriviamo ora. E allora, per cercare di avere un locrideo nei palazzi che contano, bisogna sperare in Bilardi che, se eletto, libererebbe il posto a Pietro Crino’ in consiglio regionale. Altrimenti, questo lembo di terra resterà terra di conquista per colonizzatori reggini o “paracadutisti” del centro nord. Con buona pace di chi predica di uscire dall’isolamento e dall’oblio.