DA ANTONIO GUERRIERI REFERENTE TERRITORIALE “COMITATO L’ALTRA EUROPA PER TSIPRAS RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Avendo rappresentato in città il comitato provinciale de “L’Altra Europa con TSIPRAS” alle recenti Europee non posso che manifestare sconcerto per la vicenda che ha visto protagonisti il segretario del circolo cittadino del PD, Giuseppe Fortugno e la componente dell’Assemblea Nazionale dello stesso partito accusata di aver sottoscritto con la propria firma la presentazione delle candidature europee della “lista Tsipras” nella circoscrizione meridionale.
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Se è vero, come riportato sulla stampa e come testimoniato da molti partecipanti, che il segretario Fortugno è venuto in possesso di copia del foglio dove, insieme ad altre di liberi cittadini, vi sarebbe stata apposta la firma di Teresa Celestino ciò non può passare come un semplice fatto inerente al circolo del PD locrese. Non voglio entrare nel merito politico della questione, ma soffermarmi sugli sgradevoli contorni di questa vicenda.
E’ infatti un episodio inquietante e che minaccia concretamente la libera partecipazione dei cittadini ai processi democratici, rappresentando una chiara intimidazione che va oltre la persona di Teresa Celestino.
Come è stato possibile che un foglio che ha seguito un preciso e rigido, nonché riservato, iter dall’apposizione della firma e relativa autentica al rilascio dei relativi certificati elettorali firmati dal Sindaco, passando tra le fidate mani del comitato TSIPRAS direttamente alla Commissione Elettorale di Napoli, possa essere stato fotocopiato e giungere tra le mani di Giuseppe Fortugno che non ha esitato ad utilizzarlo come strumento di contestazione interna al circolo? Troppe sono le ipotesi sul presunto trafugatore e anche chi scrive non può ritenersi immune dal sospetto. Uno ed identificato però, al momento, l’utilizzatore finale della “prova”: Giuseppe Fortugno, Segretario del Circolo cittadino del Partito Democratico di Locri.
A lui sono d’obbligo alcune domande che non possono rimanere senza risposta:
1) come ha fatto un segretario di un partito estraneo al comitato Tsipras a possedere una copia di un foglio che anche se non soggetto a secretazione non ha le caratteristiche di atto di evidenza pubblica?
2) si rende conto che qualunque sia stata la “mano invisibile” che gli ha recapitato la fotocopia del documento si è reso complice o comunque partecipe di un vero e proprio processo di schedatura della popolazione locrese che da ieri non potrà ritenersi libera di contribuire SERENAMENTE ai processi di partecipazione democratica come quello di sottoscrivere una candidatura senza che si debba aver timore che qualcuno che potrebbe risentirsene, e nella nostra terra purtroppo ciò non è ipotesi remota, lo venga poi a sapere, agendo poi di conseguenza, per via di solerti professionisti del trafugamento dati?
Voglio infine sperare che Giuseppe Fortugno, a cui mi lega un remoto affetto adolescenziale, sia stato semplicemente un inconsapevole destinatario di tale prezioso e inopportuno materiale documentale e che ,al limite, se di questa ricerca sia stato lui il mandante che si sia trattato di un errore e che la ormai famosa fotocopia sia spuntata per caso tra le mani degli ignoti indagatori. Voglio infatti immaginare che oggetto della presunta commissionata ricerca tra scartoffie ed archivi fosse la famosa cartella con le firme per la presentazione alle comunali dell’anno scorso persa proprio da Fortugno nei meandri del palazzo comunale a pochi minuti dalla scadenza della presentazione delle liste, con la sua (e dell’UDC più alcuni esponenti del PDL, riuniti nella sigla “Obiettivo Locri”) che alla fine non partecipo’ per questo apparente motivo alla competizione elettorale.