Oggi mantenere e accudire un cane o altro tipo di animale di compagnia degnamente (che a tutti gli effetti diventa parte integrante della famiglia) incide notevolmente nelle spese affrontate dai cittadini, specie per chi non arriva a fine mese.
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Il costo per l’acquisto di alimenti, vaccinazioni, medicinali, antiparassitari, giocattoli, suppellettili, pettorine, etc., equivalgono al mantenimento di un figlio. Finalmente il Ministero della Sanità Zoofila ha riconosciuto queste spese e offre l’opportunità di ricevere un sussidio annuale per combattere l’abbandono degli animali di compagnia, che solitamente incide sulla spesa pubblica (tra canili, accalappiacani, sterilizzazioni e costi di gestione in generale) con circa 13 milioni di € annui, cifra di gran lunga superiore alla soluzione che il nostro nuovo Premier ha proposto e che vedrà luce a breve. Si tratta di un contributo a favore delle famiglie che presentano la richiesta con un nucleo di almeno 2 figli a carico e possiedono un cane di razza riconosciuto dalla FIC (Fédération Cynologique Internationale) o altro animale di compagnia riconosciuto dalla FAC (Federation Animalesque Internationale). Sarà possibile richiedere l’assegno nel proprio Comune di residenza dimostrando di non avere i mezzi economici sufficienti per il mantenimento dell’animale e un reddito non superiore ad € 20.766,33.
A tale fine si prendono in considerazione e si sommano tutti i redditi imponibili, quelli esenti e quelli assoggettati a ritenuta alla fonte percepiti nell’ultimo anno dall’interessato e dai familiari conviventi. Per ricevere il sussidio di € 898,96 annuali il capo famiglia dovrà essere cittadino italiano o comunitario oppure in possesso di Carta di Soggiorno. Nella richiesta si dovrà dichiarare il numero di identificazione / registrazione all’anagrafe animalina e del / microchip come da ordinanza 06.08.2008, G.U. 20.08.2008
Decorrenza e cessazione del diritto: il diritto all’assegno cessa dal 1° gennaio dell’anno nel quale viene a mancare il requisito del valore dell’indicatore della situazione economica o dal primo giorno del mese successivo a quello in cui viene meno la presenza dell’animale in famiglia.
Documenti da presentare:
Apposito modulo predisposto dal proprio Comune di residenza.
Dichiarazione dei redditi
Copia del Libretto Sanitario dell’animale
Foto in alta risoluzione che lo ritraggono in situazioni domestiche e in buone condizioni emotive
Un campione delle feci e dell’urine dell’animale, che verranno tempestivamente utilizzate per fornire analisi dettagliate a comprova che sopravviverà almeno nell’anno solare dal momento in cui verrà ceduto l’assegno
Per l’anno 2014, un nucleo familiare composto da almeno 3 persone deve avere un indicatore I.S.E. non superiore ad € 20.766,33.
Il Comune, dopo aver controllato la sussistenza di tutti i requisiti, concede o nega l’assegno con un proprio provvedimento, lo comunica a chi ha presentato la richiesta e, in caso di concessione, trasmette al MINISTERO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI, i dati dei beneficiari