Ho una cagnetta meticcia, di circa 5 anni, non conosco l’età precisa perché l’ho presa al canile. Ogni anno, quando si avvicinano le feste di capodanno Penny, all’arrivo dei primi botti, inizia a tremare, a nascondersi e non mangia per giorni. Ho provato a dare del Valium ma non è servito a nulla, anzi sembrava che l’avesse agitata di più. Cosa posso fare quando ha questi attacchi di panico come li chiamo io ? Grazie Giuseppe F. Roma
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Come ogni anno, all’avvicinarsi del capodanno, si comincia con i botti e il telefono degli ambulatori veterinari squilla di continuo, con all’altro capo, proprietari di animali preoccupati per il loro cane o gatto che, per l’eccessiva paura nel sentire i botti per strada presentano dei comportamenti esagerati di paura. La loro domanda è identica a quella di Francesco, ci chiedono consigli su come poterli tranquillizzare quando in seguito all’intenso rumore causato dai botti, si nascondono terrorizzati in luoghi che loro ritengono sicuri.
Per fortuna non tutti i cani o gatti presentano queste esagerate paure, ma chi ne soffre, è chi già caratterialmente è molto timoroso o pauroso, è chi di solito è pure terrorizzato dai temporali e dai tuoni. Di frequente si tratta di animali che sono stati adottati da canili o gattili in età già adulta, oppure cani che non hanno ben socializzato con i loro simili o con l’uomo nei primi mesi della loro vita. Questo stato di timidezza o paura, viene manifestata con comportamenti esagerati come:
Tentativi di fuga ( da casa, giardino, balconi o terrazzi);
Notevoli, continui ed esagerati tremori;
Nascondendosi sotto il letto, dietro il divano, all’interno di un armadio se si tratta di gatti;
Esagerata paura all’avvicinarsi di persone estranee, alcune volte, medesimo comportamento all’avvicinarsi dei proprietari o di loro amici;
Ringhiare e cercare di mordere quando si sentono chiusi in un angolo della casa o del giardino o il luoghi per loro privi di via di fuga;
Inappetenza, pure nei confronti di alimenti che solitamente adorano, inappetenza che in alcuni casi può perdurare per giorni;
Gli “umani”, quando nel periodo di fine anno, si “divertono” lanciando per strada petardi di varia potenza, dovrebbero pensare che all’interno di qualche giardino, terrazzo o appartamento poco lontano, dei cani e dei gatti “tremano dalla paura”.
Non potendo convincere i ragazzini e spesso pure gli adulti a non giocare con i petardi, allora è preferibile prendere alcune precauzioni affinché i nostri amici possano trascorrere nel modo migliore questo periodo di “rumorose feste”.
Non è sufficiente cercare di tranquillizzarli con voce calma e tante coccole, la paura è paura, ma è necessario utilizzare o somministrare dei prodotti che possano riuscire a diminuire l’ipereccitabilità, lo stato di ansia o terrore che colpisce l’animale.
Spesso, con questi pazienti è necessario instaurare un vero e proprio percorso di terapia comportamentale, associandola di frequente ad una terapia farmacologica vera e propria, oppure, in alcuni casi è sufficiente associare dei prodotti omeopatici, fitoterapici, ormonali. Ogni individuo ha necessità di una terapia individuale, ognuno reagisce in modo diverso ai vari principi attivi disponibili in commercio ed è importante, per la loro salute, che sia il Medico Veterinario a prescriverli.
Cosa evitare :
Evitare di lasciare il cane o il gatto “pauroso” in giardino, in balcone o sul terrazzo le notti e la notte che precede il capodanno. Potrebbe scappare dal giardino, o peggio ancora, durante gli “attacchi di paura” saltare dal balcone o dal terrazzo in cerca di un posto tranquillo.
Evitare di far uscire il cane o il gatto dal luogo che si è scelto come riparo.
Evitare di coccolarlo, premiarlo o portargli da mangiare quando è nascosto nel suo “riparo”.
Evitare di sgridarlo se abbaia per la paura, ma cercare di distrarlo con dei giochi.
Evitare che i bambini, possano andare a disturbarlo. In particolar modo se si tratta di bambini figli di amici con i quali il cane non ha “confidenza”.
Evitare di somministrare all’animale farmaci tranquillanti, sedativi o prodotti simili presenti in casa con formulazioni per l’umano uso. I dosaggi spesso sono diversi rispetto all’uomo e per alcune di queste molecole si rischia di avere un animale nella sua cuccia sedato ma con la percezione dei suoni e dei rumori aumentata. Rivolgetevi sempre al vostro Medico Veterinario, in particolar modo se l’animale è anziano, perché a questa età, spesso hanno una maggiore difficoltà a metabolizzare alcune molecole farmacologiche. Ancora più importante il parere del “loro medico” se si tratta di un anziano che presenta problemi renali, epatici, cardiaci o altro ancora, da soli o spesso in associazione tra di loro.
(Fonte animali e animali.it)