RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Come in tutta Italia, anche a Reggio Calabria e provincia il lavoratori delle Banche hanno incrociato le braccia per protestare contro la disdetta totale ed unilaterale del contratto nazionale di categoria. Oltre a lasciare chiuse la quasi totalità delle filiali, i bancari reggini hanno voluto condividere i motivi del loro sciopero con i cittadini ed il territorio.
{loadposition articolointerno, rounded}
Dopo un’ampia campagna di informazione e sensibilizzazione tramite stampa e social network, stamane le OO.SS. del settore hanno organizzato un’iniziativa di volantinaggio lungo il Corso Garibaldi di Reggio Calabria per distribuire a clienti e passanti un documento che riepiloga le conseguenze “sociali” di una forte deregolamentazione del lavoro in Banca. Meno regole e diritti incerti portano ad una maggiore discrezionalità del management e a maggiori vessazioni che, in ultima istanza, si potrebbero trasformare in pressioni commerciali estenuanti e nella ricerca ossessiva di profitto a danno della clientela: famiglie, imprese, associazioni, ecc.
L’iniziativa ha avuto una buona adesione e un confortante riscontro da parte di tutti i cittadini incontrati. Risulta chiara la percezione della differenza esistente tra i “milionari” banchieri ed i bancari che ogni giorno assistono la clientela nelle filiali.
La percentuale di adesione registrata sul nostro territorio è in linea con quella comunicata dalle segreterie nazionali e si attesta tra il 90 e il 95%.
Le OO.SS. dei bancari della provincia di Reggio Calabria esprimono grande soddisfazione per la massiccia adesione allo sciopero e si augurano che ABI tenga in considerazione la risposta forte, convinta, compatta che le lavoratrici ed i lavoratori del credito hanno dato alle assurde richieste avanzate dalle Banche in sede di rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale.