di Francesca Cusumano
SIDERNO- Si è da poco conclusa l’assemblea dei lavoratori di Locride Ambiente, convocata questo pomeriggio alle 16 nel capannone della Spa, indetta urgentemente non solo dagli operai ma anche dai rappresentanti sindacali: per la Cgil presente il segretario confederale Cgil Reggio Calabria- Locri Sebastiano Marando e per gli RSU Cgil Vincenzo Logozzo e Vincenzo Pugliese.
Un’assemblea aperta anche alla stampa, nella quale si è inteso rendere pubbliche le difficoltà dei lavoratori denunciando una situazione di grave emergenza salariale che si protrae oramai da diversi mesi, impedendo agli stessi di poter fronteggiare e sostenere le spese tipiche di ogni nucleo familiare. <<Siamo qui- ha detto Marando- per denunciare un sistema che non è in più in grado di funzionare, i Comuni pur non versando quando dovuto come richiesto da contratto, pretendono che venga ugualmente garantita la pulizia del paese; di conseguenza l’Azienda non eroga i salari ai dipendenti>>. Nell’ultimo incontro avuto con l’amministratore delegato, l’avvocato Andrea Falvo, è emerso come riferito da Marando, che le spettanze arretrate e rivendicate dai lavoratori corrispondono complessivamente ai mesi di febbraio, marzo e aprile ( e siamo già alla metà di maggio) e che in special modo i Comuni di Locri e Siderno, il cui appalto alla società subentrata alla Geo Ambiente è stato affidato provvisoriamente, non hanno rispettato gli accordi sottoscritti nel suddetto contratto negando il pagamento delle somme pretese. Per quanto riguarda l’Ente locrese, fino ad oggi ha accumulato un debito di 141 mila euro, pagando una sola mensilità. Per la Città di Siderno è stato invece riscontrato un debito di 54 mila euro, di cui versati solo 13 mila euro per il processo di bonifica (all’appello per entrambi gli Enti mancano le mensilità di marzo e aprile); Marina di Gioiosa Jonica da gennaio ad oggi ha accumulato un debito di 120 mila euro mentre Grotteria sempre a partire dal mese di gennaio, una somma pari a 100 mila euro. La società attualmente, dispone di 34 mila euro per il pagamento dei modelli F24 e per il rifornimento del gasolio dei mezzi. La Locride Ambiente, lo ricordiamo, opera anche a Gioiosa Jonica e Brancaleone (rescissi i contratti con la ZetaEmme). Inoltre, quei lavoratori che prima di passare alla Locride Ambiente, prestavano servizio nella srl catanese, sono in arretrato nei confronti di quest’ultima di circa 7 mensilità. Senza contare che dopo le varie sollecitazioni degli operai sull’invio dei relativi Cud, è stato dichiarato dalla società catanese quello che in realtà doveva essere percepito ma che al contrario non è stato mai incassato, recando un ulteriore danno ai lavoratori perchè su quel determinato importo ne consegue il pagamento dell’Irpef. <<Il pagamento della Tares (la nuova tassa dei rifiuti in sostituzione della Tarsu)- ha proseguito Marando- che i cittadini effettuano, deve servire ai Comuni per versare gli introiti all’azienda addetta all’espletamento del servizio di raccolta e non per altri servizi>>. Pare infatti che nel Comune di Marina di Gioiosa Jonica, con le somme della Tares si sia provveduto al pagamento degli stipendi del personale dell’Ente. <<Proclamiamo lo stato di agitazione- ha aggiunto- lunedì invieremo una lettera al prefetto di Reggio Calabria Piscitelli, sperando che intervenga con un’azione di raffreddamento per un eventuale sciopero, convocando al tavolo di concertazione noi, l’azienda e i Comuni morosi. Qualora non dovesse convocarci, sciopereremo chiamando in causa i Comuni; se entro 10 giorni dal primo sciopero non dovessimo ottenere alcun risultato, riproporreremo uno sciopero di 48 ore e così ad oltranza se non dovesse arrivare alcuna soluzione>>. <<La nostra- ha poi chiosato Logozzo- è una condizione di precarietà, siamo obbligati nonostante tutto a garantire il servizio, siamo consapevoli di creare un disagio ai cittadini se dovessimo decidere di proclamare lo sciopero>>. Oltre i salari, come specificato da Logozzo, nessun pagamento per conto dell’Inps, neppure per la condizione di cassa integrazione in deroga a rotazione di tutto il personale (22 soggetti, eccetto quelli di Locri e Siderno) ripresa nel febbraio scorso con modalità quindicinale (per limare la condizione di esubero di 15 persone all’interno dell’azienda), con il rischio che a giugno (sebbene sia stata chiesta la proroga per tutto l’anno) possa essere sospesa, per via del momento di grave crisi economica a livello nazionale, inducendo così l’azienda ad attivare la procedura di mobilità per i dipendenti in esubero. Intanto, la Locride Ambiente ha inviato a 20 giorni dalla scadenza del contratto, una lettera di diffida al Comune di Locri, nella quale è stato sottolineato di non voler più proseguire il servizio dal 1° giugno in poi (giorno della scadenza); stesso atto si adotterà per il Comune di Siderno, la cui scadenza è prevista per il mese di luglio. In ultimo, l’impianto di separazione dei rifiuti urbani assimilati di contrada San Leo, da ieri è nuovamente bloccato, rallentando e ostacolando l’attività di raccolta e conferimento dei rsu.