di Domenica Bumbaca
LOCRI- «Bisogna studiare perché lo si vuole….perché si ha desiderio di conoscenza». Queste le parole di Fabio Fortuna, Rettore dell’Unicusano, università telematica che ha sede centrale a Roma e presente su Siderno.
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Ad avere l’opportunità di conoscere questa realtà anche gli studenti dell’Istituto Magistrale “G. Mazzini”di Locri. Hanno avuto modo di vivere appieno la vita universitaria, essendo stati ospiti presso il campus dell’università telematica Unicusano a Roma. Due giornate che hanno permesso agli studenti di confrontarsi con alcuni docenti e con lo stesso rettore Fortuna, che ha presentato l’offerta formativa dell’università in modo coinvolgente. Gli studenti sono stati accompagnati dal dirigente scolastico Giuseppe Antonio Loprete e dai professori Ceravolo Carmela, Circosta Patrizia, Cucuzza Assunta Alba e De Fiores Rita (collaboratrice del dirigente) e dal dottore Domenico Pezzano responsabile Unicusano presso la sede di Siderno. Alla grande attenzione per l’istruzione “a distanza” l’Unicusano associa un’attenzione particolare per l’insegnamento in presenza presso il suo campus universitario progettato sul modello tradizionale anglosassone, dotato di ampi spazi attrezzati, in cui si svolgono attività didattiche e di ricerca e organizzato anche con diversi servizi di accoglienza, ristorazione e socializzazione, tra cui la residenza, la mensa, il bar, le strutture sportive e ricreative. Le differenti metodologie di studio che l’università mette a disposizione dello studente sono da quest’ultimo gestite a seconda delle sue esigenze. Questo connubio tra reale e virtuale è la formula moderna con la quale l’università vuole preparare le nuove generazioni al linguaggio telematico, che ne faciliterà l’inserimento nel contesto lavorativo. “Quello che mi ha colpito – afferma l’alunna Erica Filippone- è che si pone grande attenzione sul rapporto docente-studente, e l’università affianca ad ogni ragazzo un tutor che lo guiderà nel processo di apprendimento”. Fabio Fortuna, nella sua presentazione, ha sottolineato l’importanza dello studio e la fatica che esso comporta:«Lo studio è importante poiché anche se non è retribuito subito, appaga a distanza di tempo, dopo…darà quei frutti che andranno a riempire il bagaglio culturale di ognuno di noi».