Preparare una classifica, in qualsiasi campo in cui la matematica e i numeri non possano fornire un aiuto decisivo, è un’operazione decisamente complessa, a maggior ragione quando si parla dei migliori di tutti i tempi in qualche sport o in qualche altra disciplina. È così per il calcio, ad esempio, in cui i sostenitori di Pelé, Maradona e Messi discutono quotidianamente di chi sia stato il più grande, oppure nel basket dove il dibattito sul più grande di sempre tra Michael Jordan e LeBron James è sempre acceso. Oggi abbiamo deciso anche noi di gettarci nella mischia e di stilare la top 5 dei più forti giocatori di sempre nel poker sportivo. Vediamola insieme.
In questo momento storico imparare a poker come si gioca è un’operazione alla portata di tutti grazie a portali specializzati e tutorial assortiti, più o meno validi. Ma se le regole del gioco sono abbastanza semplici, non lo è scalare le graduatorie e piazzarsi nella storia dei più grandi di sempre.
Una scalata di cui è stato protagonista Stu Ungar, al quinto posto della nostra classifica e nella Poker Hall of Fame dal 2001. Aggressivo, spietato e coraggioso, Ungar è entrato nella leggenda per due record: nel 1980 è stato il più giovane di sempre a vincere il Main Event delle WSOP, il torneo più importante al mondo, e insieme a Johnny Moss è l’unico ad aver conquistato ben tre braccialetti nell’evento più importante del suddetto torneo.
Ai piedi del podio troviamo Justin Bonomo, uno dei protagonisti dell’era moderna del Texas Hold’em. Bonomo ha iniziato come molti suoi coetanei: facendosi un nome nei tornei di carte collezionabili Magic. Da qui si avvicina al poker e il successo è quasi immediato. Un successo fatto di oltre 60 milioni di dollari vinti al tavolo verde, di braccialetti a ripetizione alle WSOP e di uno stile glaciale nei testa a testa dei tavoli finali.
Medaglia di bronzo tra i più grandi di sempre per un personaggio che definire soltanto come un giocatore di poker è ampiamente riduttivo: stiamo parlando di Daniel Negreanu, per tutti “Kid Poker”. Canadese di origini rumene e oggi residente a Las Vegas, Negreanu è al secondo posto di sempre per montepremi complessivo dopo Bonomo e vanta nel palmarés 6 braccialetti WSOP e due titoli nel World Poker Tour. Ma al di là delle sue abilità con le carte in mano, il campione canadese è una delle voci più presenti e ascoltate nel mondo del poker, ha partecipato a moltissime trasmissioni televisive a tema e in più è stato protagonista di alcuni camei al cinema. Il più noto, molto probabilmente, è quello in: X-Men le origini: Wolverine.
Saliamo fino al secondo posto per parlare di uno dei giocatori più longevi e vincenti della storia del poker sportivo: Doyle Brunson, noto anche con il soprannome di Texas Dolly. Scomparso lo scorso anno alla soglia dei 90 anni, Brunson ha messo insieme la bellezza di 10 braccialetti alle WSOP, due dei quali, nel 1976 e nel 1977 nei Main Event. Famoso anche come divulgatore (il suo libro Super/System: a course in power poker è uno dei manuali tematici più letti e venduti di sempre), Brunson è stato il più anziano vincitore di un evento del World Poker Tour (a 71 anni) e nel 2018, alla “tenera” età di 84 anni, ha conquistato un tavolo finale in un torneo di Las Vegas.
Molti appassionati di poker storceranno il naso per il giocatore che abbiamo scelto per la prima posizione ma i numeri, in questo caso, fanno la differenza. E nessuno è mai riuscito a vincere 16 braccialetti alle WSOP come Phill “The Poker Brat” Hellmuth. Ma non solo. Nessuno è mai stato capace di vincere sia le WSOP sia le WSOP Europe come ha fatto Hellmuth. Personaggio decisamente controverso e poco amato dai colleghi (non sono mancati scontri al tavolo verde con gli avversari), The Poker Brat è anche un grandissimo divulgatore e ha scritto numerosi libri e articoli sul Texas Hold’em.