(FotoGallery e Video Enzo Lacopo © 2018)
Come Cooperativa Sociale “Futura” ed associazione “Comma Tre” esprimiamo grande soddisfazione per l’inaugurazione della nuova sede del centro diurno per handicap, in Gioiosa Ionica. Si tratta di un bene confiscato alla criminalità organizzata, ubicato nella Via Madama Lena.
All’iniziativa hanno partecipato i ragazzi con handicap e le loro famiglie, insieme ad autorità civili, religiose, militari ed a tantissimi cittadini. Sono intervenuti, in particolare, il sindaco di Gioiosa Ionica Salvatore Fuda, il vescovo della Diocesi di Locri-Gerace Francesco Oliva, il presidente del Tribunale di Locri Rodolfo Palermo, il Prefetto di Reggio Calabria Michele Di Bari, i vertici provinciali della Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza.
E’ stato un bellissimo pomeriggio di festa, con tanta commozione ed occhi lucidi, per un traguardo inseguito da tempo e che ora si è concretizzato. Nei numerosi interventi è stato rilevato che l’iniziativa assume un valore notevole, intanto perché le ragazze ed i ragazzi con handicap potranno disporre di un luogo di socialità ed anche perché si mette a valore un bene confiscato alla ‘ndrangheta, restituendolo alla comunità e facendone un presidio di democrazia e partecipazione.
I nostri due sodalizi hanno sottoscritto un partenariato ed un protocollo d’intesa per la gestione della sede, la qual cosa consentirà di poter finalmente mettere fine al continuo peregrinare delle attività del centro diurno, avviato per la prima volta a febbraio del 2012. Si tratterà, quindi, di dare risposte concrete alle famiglie che vivono da vicino il problema della disabilità. Famiglie che, a tal fine, si erano costituite in gruppo di auto-aiuto nel novembre 2011, quando nacque formalmente l’associazione Comma Tre.
In questi anni, oltre al centro diurno, ci si è impegnati in modo significativo per la promozione del diritto allo studio, con particolare riferimento al sostegno scolastico ed agli educatori specializzati. A tal fine sono state effettuate epiche battaglie che hanno portato i genitori ad incatenarsi di fronte le scuole ed anche a presentare ricorsi al Tar (con esito positivo); dall’estate del 2012 all’ultima estate del 2017 si è svolta la colonia estiva al mare; si sono svolte attività di segretariato sociale, sostegno alle famiglie, tutela dei diritti, attività di inclusione ed integrazione sociale tra persone con disabilità e persone normodotate, quali gite, feste, momenti d’incontro, animazione all’aperto ed al chiuso.
La sede è stata intitolata a Marco Barberio, giovane combattente che ci ha prematuramente lasciati a causa di gravi complicanze della sua disabilità.
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