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Il sogno nel cassetto dei giovani attori calabresi…si è avverato ! L’opera filmica realizzata in versione mediometraggio intitolata “Fiori di Carta” è stata consegnata nelle mani di “Papa Francesco” direttamente in Vaticano.
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Ovviamente l’incontro è stato un susseguirsi di forti emozioni e scene di gioia fra tutti i ragazzi e gli ideatori del progetto, Bruno Panuzzo e Martina Zito (Brumar Editore). La visita al Sommo Pontefice è un episodio cruciale che rimane indelebile nella memoria e nella vita di una persona ancor più se di fede cristiana. La pellicola è stata diretta da Andrea Grollino sulle immagini di Stefano Marra, prodotto dall’Associazione Culturale “Nuova Calabria” e dall’Emittente Televisiva tutta al femminile “fimminatv“.
Sin dai primi sviluppi del progetto “Fiori di Carta”, era stato espresso dagli ideatori e dai ragazzi del cast il desiderio di poter “donare” un giorno, una copia del libro e del relativo supporto video al Santo Padre. Ebbene, questo giorno è finalmente arrivato il 5 novembre 2014 alle ore tredici circa; infatti Martina Zito e Bruno Panuzzo, hanno potuto consegnare in un clima surreale l’opera nelle mani del Pontefice.
Nessuno all’inizio si immaginava un così alto onore, nessuno prevedeva che un’opera “genuina e nostrana” (perchè realizzata interamente in Calabria con giovani attori calabresi), potesse giungere fra le mani del Vicario di Cristo sulla terra. Ora che il meritato riconoscimento è stato raggiunto, tornano nei pensieri degli autori che tanto hanno lottato per l’affermazione del progetto e per il successo di quei giovani “così speciali”, i tanti sacrifici ed il lavoro snervante, le delusioni, le gioie e gli entusiasmi che hanno caratterizzato un’opera particolare che ancora non era stata mai realizzata in Calabria ma di cui tanto se ne sta parlando.
“Fiori di Carta” ha aperto quindi la via alla speranza, divenendo la prova tangibile del cambiamento sociale in una regione discutibile ma dalle potenzialità enormi. Il libro è stato consegnato a Papa Francesco dagli autori ma è come se fosse stato consegnato in realtà da tutti i ragazzi protagonisti della pellicola. La mattina del giorno 5 novembre Piazza San Pietro si esponeva a condizioni climatiche incerte; la piazza era stracolma di fedeli e si udivano festanti i canti e le urla di migliaia di persone proveniente da ogni angolo della terra; sul Sacrato Bruno e Martina si onorano di attendere l’arrivo del Pontefice assieme ad una “ristretta cerchia di fortunati”.
“Sono stati minuti intensi e particolari”- raccontano ora i due autori-coniugi,“momenti di entusiasmo che si alternavano ad istanti di pura commozione” poi, tutt’un tratto, l’uomo vestito di bianco viene accolto dall’entusiasmo della Piazza Santa e come in uno di quei sogni intensi, Egli si “materializza” a poche decine di metri. Gli sposi ascoltano in religioso silenzio la benedizione del Santo Padre e pensano a tutti quei giovani che avevano l’onore di rappresentare in quel momento. Il Papa inizia a salutare, stringe le mani dei fedeli, quasi tutti gridano il suo nome; egli cerca di accontentare tutti con una stretta di mano, con un sorriso e con uno sguardo colmo d’amore. Il libro è finalmente giunto fra le mani del Papa: ci sono voluti migliaia di chilometri, lunghi mesi di sacrificio e lavoro, tanta forza e determinazione.
La realizzazione di “Fiori di Carta” è stata voluta fortemente dal Consigliere Provinciale della Provincia di Reggio Calabria Alessandra Polimeno e dall’Associazione “Nuova Calabria” che hanno creduto da subito alla bontà del progetto. Un plauso sincero giunge loro anche da parte dell’ex Senatore della Repubblica Franco Crinò, il quale si complimenta vivamente per l’importanza e la valenza del gesto auspicando che altre realtà possano concretizzarsi nella regione sulla scia di questo “miracolo tutto calabrese”. Infine, ora che le emozioni forti sono passate, ci piace immaginare il Pontefice seduto accanto alla luce di una grande finestra intento a leggere “Fiori di Carta”. Il tour nazionale per la presentazione dell’opera era partito nei mesi scorsi da Bovalino, passando poi per Cosenza e Torino fino a giungere nei giorni scorsi sul Sacrato di Piazza San Pietro… per consegnare “il frutto del sudato lavoro” ad Uno degli uomini più importanti e benvoluti del pianeta.