di REA
Siamo seriamente preoccupati per l’accelerazione mirata all’introduzione del digital wallet dell’identità digitale (eID) europea. per cui entro la fine del 2026, ogni Paese dell’Unione Europea dovrà adottare almeno una versione di questa tecnologia. Commenta Gabriella Caramanica, segretario nazionale del partito politico REA.
Un sistema che allo stato attuale non ha garanzie a tutela dei cittadini. Il Wallet europeo approvato dalla Commissione Europea per rispondere alla crescente digitalizzazione dei servizi pubblici e privati vuole centralizzare un sistema di gestione delle informazioni personali dei cittadini.
Il tema della sicurezza dei dati e la gestione delle informazioni personali si ripercuote sui diritti di privacy dei cittadini, delle aziende e delle amministrazioni. Abbiamo visto violazione dei dati, hackeraggi. Sistemi informatizzati che non garantiscono la sicurezza.
Questa tecnologia voluta per semplificare l’interazione con i servizi, eliminando la necessità di ricordare credenziali d’accesso per ogni servizio online crea disuguaglianze. Sottolinea Caramanica evidenziando che i cittadini dovranno dotarsi di strumenti per accedere ai servizi.
Non tutti i cittadini potrebbero essere in grado di accedere o utilizzare questa tecnologia, specialmente le persone anziane o coloro che vivono in zone con scarsa connettività. Ma non solo. Si tratta di un’assunzione di responsabilità per i cittadini e aziende in determinate operazioni delle quali in realtà dovrebbero rispondere le stesse amministrazioni.
Quali garanzie hanno i cittadini? Chi gestisce la tecnologia dell’IT Wallet? Direttamente lo Stato o si affida a terzi come già successo per le identità e firme digitali? I Cittadini sono pienamente consapevoli o è in atto un processo di datificazione non consensuale?
La centralizzazione dei dati in un unico portafoglio digitale potrebbe facilitare la sorveglianza o l’accesso non autorizzato alle informazioni da parte di terzi, sollevando interrogativi sulla trasparenza di tali sistemi. Commenta, concludendo Alexandro Ladaga, Responsabile REA del Dipartimento Transizione, Innovazione e Politiche digitali.