Dal coordinatore per l’area jonica di Generazione Futuro-Fli, riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa
“Il Coordinatore Provinciale di Generazione Futuro per l’Area Jonica Roberto Ieraci prende posizione in merito ai gravi disagi e alle conseguenti problematiche che in questi giorni stanno riguardando l’intera fascia jonica, i rifiuti, una piaga che da molto tempo affligge la nostra regione.
Quasi quotidianamente afferma Ieraci assistiamo inerti nei nostri paesi a vedere cumuli di rifiuti ammassati nelle strade, a causa dell’impossibilità di smaltirli, e degli enormi problemi che le ditte addette alla raccolta hanno. La gestione dei rifiuti in Calabria non può che considerarsi fallimentare. Il commissariamento durato 15 anni ne ha ormai decretato a grandi linee il fallimento più totale di una politica incapace e poco trasparente nel gestire l’emergenza rifiuti. Non si è riusciti in tutti questi anni a elaborare un piano di risanamento del settore ma si è andati avanti soltanto con soluzioni provvisorie che hanno portato al collasso del sistema. Per risolvere il problema dei rifiuti basterebbe applicare la legge quadro sui rifiuti ( “decreto Ronchi”). Esso indica infatti che il problema dei rifiuti solidi deve essere affrontato mediante la riduzione della produzione, il riuso, il riciclaggio e mediante altre forme di recupero di materia prima dai rifiuti. Tale legge, da un posto del tutto marginale all’incenerimento. Infatti viene precisato che il “riutilizzo, il riciclaggio e il recupero di materia prima devono essere considerati preferibili rispetto all’incenerimento”. Ridurre la produzione dei rifiuti è la prima cosa da fare, sia a livello personale che politico. La normativa europea e nazionale lo indica come il primo degli obiettivi da raggiungere: malgrado ciò si è fatto pochissimo. Molte aziende sopratutto straniere, hanno compreso che produrre meno rifiuti significa risparmiare molti soldi, perchè generando meno rifiuti significa che il processo produttivo è piu’ efficiente, e che i costi di smaltimento si riducono. Stato e Regioni possono legiferare in merito vietando o tassando imballaggi eccessivi o dare incentivi a quelle imprese che rivedono i loro cicli produttivi per ridurre i rifiuti. Servono conclude il Coordinatore Ieraci, interventi urgenti e concreti che sappiamo tutelare il nostro ambiente , serve l’utilizzo di tecnologie d’avanguardia che in molte altre realtà d’Europa già esistono, contestualmente a politche ambientali e di sensibilizzazione civica in modo tale da invogliare i cittadini ad avere piu’ rispetto per l’ambiente e per il prossimo. Si deve puntare fortemente sulla raccolta differenziata “porta a porta” incentivando i cittadini a farla . Spero che i nostri rappresentanti regionali ma anche i nostri sindaci possono trovare davvero una soluzione definitiva al problema , che da troppo tempo sta affliggendo il nostro territorio e al quale i nostri cittadini hanno diritto ad avere una soluzione”.