LOCRI – La sua è una dichiarazione di missione: lavorare nel campo dell’educazione non formale e degli scambi interculturali. Lo fa dal 1988, e nonostante i suoi 25 anni di operato, Civitas Solis è una delle associazioni più attive del territorio, caratterizzandosi per il suo entusiasmo, la partnership e professionalità.
Stamani il gruppo guidato dal leader Francesco Mollace, presenterà a Locri nella sede dell’associazione, sita a Palazzo Nieddu del Rio, il bilancio delle attività dell’anno appena concluso. È un impegno che Civitas si è assunto da sempre affinché l’opinione pubblica e i cittadini potessero conoscere ed essere informati su quanto detto durante l’anno e quanto si è concretizzato. Noi di “Lente locale” abbiamo voluto farci raccontare il 2012 direttamente da Francesco Mollace.
Si è concluso il 2012, un anno importante per il volontariato e il sociale, quali le soddisfazioni più importanti vissute insieme all’associazione?
Siamo davvero soddisfatti, unitamente a tutto il team coinvolto nelle attività realizzate nell’anno appena trascorso, di aver lavorato in Europa, con l’Europa e per l’Europa e di aver lavorato nella Locride, con la Locride e per la Locride. L’aver intersecato i due piani, le iniziative locali con le iniziative internazionali, il locale e il globale, con il coinvolgimento di un gran numero di cittadini e conseguendo numerosi riconoscimenti sui due livelli ci riempie di orgoglio.
Quali sono state le attività più importanti svolte da Civitas Solis?
“Nel corso del 2012 abbiamo realizzato cosi tante iniziative innovative che davvero non è facile elencarle in poche battute.
Abbiamo coordinato ben cinque eventi internazionali realizzati in Francia, Grecia, Malta e Italia in partenariato con dieci diversi comuni europei nell’ambito del programma l’Europa per i Cittadini con il coinvolgimento di centinaia di cittadini e di numerose importanti istituzioni, attraverso due progetti pilota con capofila la città di Locri e il Comune di S.Ilario dello Jonio. Abbiamo supportato la realizzazione di quattro seminari nazionali sul tema della politiche rivolte ai minori nel mezzogiorno, unitamente a primari enti nazionali, con i quali abbiamo uno stretto partenariato come “Save the Children” e “Fondazione con il Sud”. Ricordo per citarne uno il seminario nazionale della rete Crescere al Sud su «Minori e Criminalità minorile» tenutesi questa estate presso la nostra sede di Palazzo Nieddu del Rio.
Abbiamo portato quotidianamente avanti le attività del Civitas Junior Club, iniziativa che coinvolge circa 70 minori locresi di età compresa tra i 5 e i 12 anni in attività di sostegno scolastico, educazione non formale e prevenzione. Abbiamo sostenuto le attività delle varie consulte giovanili attive nella Locride e avviato il progetto europeo «Dialogo sul lavoro» teso a sperimentare nuove strategie nel campo dell’orientamento.
Si è nuovamente classificato primo in graduatoria il nostro progetto di Servizio Civile Nazionale denominato «Potenziale Giovani» che nel corso del 2012 ha visto impegnati ben 16 giovani volontari retribuiti ai sensi della Legge 64/2001, che hanno prestato servizio nelle nostre sedi. Abbiamo supportato l’ U.S.S.M del Tribunale di Reggio Calabria e il Dipartimento per la Giustizia Minorile del Ministero della Giustizia in attività di prevenzione e recupero di minori a rischio come il progetto Insieme. Abbiamo organizzato una manifestazione per la pace nel mediterraneo unitamente all’amico Izzeldin Abuelaish candidato al premio Nobel per la pace. Abbiamo realizzato questa estate un corso di formazione internazionale alla leadership rivolto a giovani di vari paesi europei”.
Quali difficoltà e/o differenze hai riscontrato nell’organizzare eventi nazionali ed europei?
“E’ chiaramente molto più facile organizzare eventi in altri paesi europei rispetto alle difficoltà operative che si ritrovano nel nostro territorio dove a volte spostare una pietra equivale a spostare una montagna. Nonostante questo, la determinazione del team di Civitas Solis e il senso di missione che coinvolge tutti noi, non ci fa certo desistere. Forse proprio per questo abbiamo conseguito numerosi riconoscimenti nazionali nel campo dell’impegno sociale. Non perdiamo certo il nostro tempo a criticare quello che fanno gli altri ma ci sentiamo impegnati a sostenere tutti coloro che non stanno con le mani in mano e intendono promuovere iniziative positive e di rete”.
L’anno 2012 non è stato tra i più felici per la comunità locrese, nonostante tutto Civitas Solis si è impegnato nel sociale per divulgare cultura, formazione, aggregazione e dare opportunità di lavoro. Quali strategie e metodi adottati?
“Innanzitutto non ci siamo mai fatti prendere dallo scoramento o dalla rassegnazione. Si risponde alla crisi con l’innovazione e l’investimento in nuovi settori e con la promozione di positive reti sociali. Ci siamo dati come obiettivo l’eccellenza in tutto ciò che facciamo, che significa che siamo severi con noi stessi e miriamo a far si che ogni cosa che realizziamo possa essere sottoposta a stringente valutazione dei risultati come se si realizzasse in Svezia o in Giappone. I progetti sociali da noi realizzati come ad esempio quelli sostenuti da fondazioni di origine bancaria come “Fondazione con il sud” hanno conseguito la tripla A di valutazione da enti indipendenti ed esterni, e quando abbiamo avuto audit e verifiche da primarie società europee incaricate dalla Commissione Europea per valutare il ciclo di gestione dei nostri progetti abbiamo ricevuto lusinghieri apprezzamenti e il massimo della valutazione. E’ per questo che in diverse iniziative nazionali tenutesi in varie regioni italiane siamo stati portati come esempio di organizzazione eccellente. E tutto ciò è il frutto di uno splendido team di lavoro formato in maggioranza da donne in possesso di un know how straordinario”.
È arrivato il 2013, quali gli obiettivi e gli impegni di Civitas Solis?
“Per il 2013 abbiamo in campo numerose iniziative già finanziate da enti internazionali. Cito ad esempio il progetto “Leonardo mobilità” che porterà a Locri per sei mesi 30 laureati e diplomati londinesi che verranno nella Locride per realizzare stages formativi. L’organizzazione di due seminari regionali di dialogo strutturato tra istituzioni e giovani in partenariato con la Presidenza della Regione Calabria, la Presidenza della Provincia di RC, l’Agenzia Nazionale per i Giovani, e con il sostegno della Commissione Europea che coinvolgeranno un centinaio di giovani calabresi in attività formative e che si realizzeranno in provincia di Reggio e in provincia di Catanzaro. Il progetto pilota «Scacco al re», una campagna regionale per la prevenzione della violenza contro giovani donne che realizzeremo in partenariato con l’associazione Over the top. La sperimentazione di moduli di cooperative learning nelle scuole della Locride coinvolte nella sperimentazione di prototipi di azioni educative in aree a forte esclusione sociale. Le ulteriori attività del progetto di gemellaggio internazionale «Re-immaginare le nostre comunità» con eventi transnazionali in Grecia, Portogallo, e a Locri e con la promozione di nuove attività fra gli enti coinvolti”.
Cosa manca ai giovani di Locri secondo il parere di un educatore come te?
“I nostri giovani hanno un grandissimo potenziale: quelli coinvolti nelle attività dell’associazione sia come fruitori di servizi sia come operatori, potrebbero operare ad ogni latitudine. Il problema è che per la maggior parte dei giovani qui residenti mancano le reali occasioni formative di lavoro in team di successo dove poter cambiare gli schemi mentali che spesso vengono inculcati dai retaggi culturali del nostro contesto, retaggi fondati sul lamento, la mancanza di spirito cooperativo, la critica agli altri, l’idea che sia lo stato che deve provvedere al nostro sostentamento. Rompere queste catene mentali rappresenta la sfida per modernizzare il nostro territorio e garantire un futuro ai più giovani”.
DOMENICA BUMBACA