di Gianluca Albanese
LOCRI – Abbiamo appena letto l’amara riflessione di un calabrese residente al Nord che lamenta i difetti di trasporti e infrastrutture nel nostro comprensorio; dopo un’ora dalla sua pubblicazione, è arrivata alla nostra redazione la segnalazione riguardante un altro increscioso episodio, verificatosi ieri sera alla stazione ferroviaria di Rosarno, scalo più vicino per i treni a lunga percorrenza, dopo i tagli operati da alcuni lustri a questa parte nella ferrovia ionica.
Federico – questo è il nome del nostro indignato lettore – riferisce a Lente Locale che «Ieri sera alle 19,20 era previsto l’arrivo di un treno a lunga percorrenza, proveniente da Roma, alla stazione di Rosarno. I numerosi viaggiatori diretti nella Locride (circa una trentina) facevano affidamento sulla presenza di un bus navetta che, secondo gli orari previsti, li avrebbe condotti, una volta scesi alla stazione di Rosarno, alla loro destinazione, e la cui partenza era prevista alle 19,30. Purtroppo – prosegue Federico – il treno è giunto alla stazione di Rosarno con ben cinquanta minuti di ritardo e il conducente dell’autobus-navetta per la Locride, da quanto siamo riusciti ad apprendere, aveva atteso il treno fino alle 20 e, non vedendolo arrivare, aveva autonomamente deciso di partire ugualmente alla volta della Locride senza attendere i passeggeri provenienti da Roma col treno. Il risultato? Ieri alle 20,15 sono stato costretto a prendere la macchina per andare a prendere a Rosarno tre miei parenti provenienti da Roma, ai quali si sono aggiunti altri due passeggeri disperati per il disservizio. Sono davvero queste le condizioni in cui i turisti devono spostarsi in Calabria – conclude Federico – per qualche giorno di vacanza?».
Una domanda retorica, alla quale chi è preposto all’organizzazione dei trasporti in Calabria deve dare una risposta e che dà ancora il senso – dopo parecchi anni – di quanto sbagliata e inconcludente è stata la decisione di tagliare treni e risorse sulla ferrovia ionica, concepita, a fine ‘800 per unire il Paese e che da qualche lustro a questa parte viene considerata “un ramo secco”.
I collegamenti di Autobus dalla Locride con la Piana sono carenti, la popolazione dei due comprensori è di circa 400 mila abitanti. Tutto questo porta disagi giornalieri dei lavoratori, dei numerosi studenti, degli emigranti, di molti turisti e di tutti i cittadini della Jonica e della Tirrenica che si lamentano tutti i giorni per la carenza di corse di Autobus dalla Locride con i Comuni della Piana e la Stazione FS di Rosarno e viceversa. Basti pensare agli Ospedali di Locri e di Polistena, che non sono collegati, penalizzando gli ammalati e i loro familiari e in particolare i ceti sociali più deboli. Negli ultimi anni numerosi cittadini, per mancanza di posti letto, della Locride vengono dirottati all’Ospedale di Polistena e quelli della Piana a qello di Locri.
I nostri Amministratori, devono sollecitare gli uffici competenti per potenziare il collegamento con Autobus navetta la costa Jonica con quella Tirrenica e precisamente Locri con la Stazione FS di Rosarno.
L’autista non ha autonomamente deciso di partire dalla stazione dopo 20 minuti MA HA SOLAMENTE OSSERVATO IL DISCIPLINARE DI CONCESSIONE. Le regole imposte dalla Regione Calabria stabiliscono un attesa massima si 20 minuti e tanto è stato fatto. Non è corretto infangare un autista e la sua azienda. Per la cronaca la ditta Federico arriva ad aspettare anche 30 min quando sa con certezza l’arrivo del treno ma si verifica spasso che il treno arriva con molto ritardo e in tal caso purtroppo si è costretti ad iniziare la corsa per.il rientro.
Le aree deputate per le fermate autobus sono quasi tutte carenti di paline segnaletiche con relativi espositori degli orari di transito dei bus, per non parlare poi della carenza di segnaletica orizzontale. Email di sollecito per la collocazione di paline e di opportune pensiline sono state inviate da oltre un anno a tutti i 42 comuni della locride a firma di “CIVITA GIOIOSA – CITTADINI ATTIVI”, “CIRCOLO COMUNALE PENSIONATI GIOIOSA IONICA”, “MEDAMBIENTE – MARINA DI GIOIOSA IONICA”. Fino ad oggi nessuna risposta e nessun fatto concreto. Quando le istituzioni lamentano l’omertà dei cittadini.
Non si imputano responsabilità nè alla ditta Federico, nè all’autista della navetta, ma sicuramente il trasporto con navetta andrebbe rivisto dall’assessorato regionale ai trasporti, alla luce di questi disagi sia nei confronti dei residenti della locride, sia nei confronti dei numerosi turisti
Non si imputano responsabilità nè alla ditta Federico, nè all’autista navetta serale di sabato 13 agosto, ma l’assessorato ai trasporti regionali deve alla luce di questo ed altri episodi rivedere la mobilità in questione, essendo l’unico mezzo di trasporto tra il Tirreno e lo Jonio
Moltissimi turisti e residenti della locride, hanno avuto un disagio notevole!