di Ilario Balì
CAULONIA – Che l’appeal del referendum sulle trivelle a mare fosse scarso lo si era intuito già dai primi dati sull’affluenza alle urne di mezzogiorno. Ma che in una sezione quasi nessuno degli aventi diritto si sia recato alle urne per esprimersi sul quesito referendario rappresenta un record in negativo difficilmente eguagliabile. Siamo a Campoli, popolosa frazione di Caulonia. La sezione di riferimento è la numero 8. Il dato è eclatante. Su 182 potenziali votanti ad esprimersi sono stati soltanto in 3 (una coppia di residenti più uno scrutatore in servizio al seggio), pari a un misero 1,6%. L’invito a disertare la consultazione da parte della maggioranza Pd non c’entra nulla. Come risulta a Lente Locale gran parte dei cittadini della borgata non ha ritirato in municipio la propria tessera elettorale inviata dalla Prefettura, in segno di protesta dopo il caso della chiusura dell’ufficio postale che non pochi disagi sta creando soprattutto ai più anziani. Una disaffezione alla politica e una totale sfiducia nelle istituzioni su questi livelli non si era mai registrata. La domanda, come amava dire quel tale, a questo punto sorge spontanea: Il totale astensionismo durerà anche in vista delle amministrative del prossimo anno? All’urna l’ardua sentenza.