R. & P.
Il grande teatro nell’estate calabrese, grazie all’impegno del Centro Teatrale Meridionale diretto da Domenico Pantano, una realtà affermata al livello nazionale che da quarant’anni opera per promuovere la cultura in Calabria.
La Calabria sarà infatti tappa del prestigioso spettacolo “Pseudolus” (il bugiardo) di Plauto, traduzione, adattamento e regia di Nicasio Anzelmo, con Pietro Romano e Giovanni Carta e con Franco Sciacca, Giovanni Cordì, Antonio Mirabella, Paolo Ricchi, Laura Garofoli. Musiche del maestro Giovanni Zappalorto. Produzione Centro Teatrale Meridionale.
Nell’ambito di un intenso tour nazionale, lo spettacolo andrà in scena domenica 11 agosto all’Anfiteatro di Rosarno, alle 21.30, con il patrocinio del Comune di Rosarno, e lunedì 12 agosto alla Corte del Palazzo di Città di Locri, alle 21.30, con il patrocinio del Comune di Locri.
La pièce sbarcherà poi in Sicilia, il 13 agosto, al Teatro Pietra Rosa di Pollina.La commedia appartiene alla vecchiaia di Plauto, in essa si avverte la sua genialità, ed è il più classico esempio della maturità di un autore, un’elaborazione perfetta dello schema consueto della commedia: un servo che, con truffe e raggiri, si adopera per far felice il suo padroncino che ama una giovane prostituta schiava di un lenone.I due personaggi di Pseudolo e Ballione sono fra le creature più vive del teatro plautino e da questa considerazione si sviluppa la messa in scena dello spettacolo.
«Il primo – spiega il regista Nicasio Anzelmo – un crudele trafficante di merce umana, su cui improperi e ingiurie si rovesciano e scorrono lisci lisci senza lasciare traccia; il secondo, servo del solito giovane innamorato, capace di mille inganni, particolarmente abile, nel mare di confusione in cui si trova, a scoprire il sistema per cavarsela, e per rovesciare qualunque situazione a proprio favore».«La trama, come in molte commedie plautine – sottolinea Anzelmo – verte su un giovane che vuole sposare una ragazza, qualcuno si oppone, qualcuno lo aiuta. La bellezza del testo è garantita dagli ostacoli che vengono frapposti e in qualche modo superati, dagli equivoci che vengono ad un certo punto chiariti».
«Ma la trama – conclude il regista – non è costituita da una serie di fatti giustapposti, casuali, c’è un certo concatenamento, la struttura ha una sua logica interiore: elementi e situazioni fin che se ne vuole, da cui conseguono necessariamente, altri elementi e altre situazioni».
Pur rispettando l’anima plautina, quella che darà vita alla futura commedia dell’arte, la messa in scena tende a far emergere il lato psicologico dei personaggi nonostante essi siano presentati e caratterizzati con estrema vivacità, e siano funzionali al ruolo che esercitano. Le situazioni in cui si ritrovano tutti i personaggi sono esilaranti, surreali e questo rende lo spettacolo frizzante, divertente e a tratti comico.Continua, dunque, l’impegno del Centro Teatrale Meridionale, per la stagione estiva con un cartellone in via di definizione, che sarà inaugurato con la commedia plautina e che riserva grandi momenti e soprese, a Locri presso la storica location della Corte del Palazzo della Città, e all’Anfiteatro di Rosarno, che ambisce a divenire un punto di riferimento per l’intero territorio tirrenico reggino.