DI SEGUITO LA NOTA STAMPA DI WALTER DE FIORES- COORDINATORE DEL CIRCOLO SEL DELLA LOCRIDE:
Il Circolo SEL della Locride ha atteso responsabilmente qualche giorno il definirsi della vicenda Gentile – De Rose – L’ Ora della Calabria, prima di esprimere il proprio punto di vista sull’accaduto e le considerazioni politiche, le uniche legittime e spettanti ai partiti, da trarre.
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Non può stare al governo di un Paese chi ha cercato di impedire l’uscita di un giornale.
Qualsiasi siano i fatti e le ragioni.
E’ chiaro come sia stato messo in atto una concreta azione contro la libertà di stampa e di opinione aggravato dal movente che, pur se principalmente per interposta persona, aveva un preciso fine politico ovvero quello di non ostacolare una possibile nomina di sottogoverno.
RITENIAMO
che alla luce dei fatti, Matteo Renzi farebbe bene a revocare la nomina a sottosegretario a Tonino Gentile, esponente del Nuovo centrodestra calabrese. Il caso che ha riguardato il senatore Gentile, il presidente di Fincalabria De Rose e il quotidiano “L’Ora della Calabria” è solo la punta sfacciata di un iceberg.
L’editoria calabrese, specchio della classe dirigente diffusa, si segnala – con le dovute, ma non scontate eccezioni – per la non trasparenza degli assetti proprietari, per i conflitti d’interessi, per la dipendenza dal potere politico o economico.
Il rapporto perverso tra editoria e potere politico ed economico determina allora una battaglia quotidiana perché alcune notizie siano pubblicate, perché altre non vengano censurate.
Una storia calabrese ovviamente, ma che potrebbe riguardare tante altre realtà locali in tutto la nazione.
Stupisce e spiazza l’atteggiamento di chi, nonostante la diffusione dell’inequivocabile registrazione audio della telefonata incriminata e di altri riscontri alle affermazioni del direttore dell’Ora della Calabria Luciano Regolo, continua a negare, minimizzare, accusare a sua volta, senza cogliere, forse in mala fede, la gravità della vicenda.
Vicenda che coinvolge politicamente più di una posizione.
In primis quella del Sen. Gentile, poi comunque nominato Sottosegretario alle Infrastrutture e sulla cui competenza in merito già per questo si potrebbe chiedere politicamente conto.
Ben più grave è invece la posizione del diretto interessato, il dott. Umberto De Rose, in quanto , nonostante il linguaggio e le massime bucoliche con cui arricchisce le pressioni telefoniche ad Alfredo Citrigno, editore dell’Ora della Calabria, lascino pensare ad altro egli riveste la più importante carica a nomina pubblica calabrese, la presidenza di FINCALABRA, la società finanziaria in-house della Regione Calabria che oltre a gestire tutti i bandi finanziari dell’ente regionale destinati alle imprese è il soggetto a cui sono attribuite le funzioni di intervento per lo sviluppo economico della Calabria.
Con il mantra “The economy, stupid” , ossessivamente ripetuto da un suo collaboratore, Clinton vinse le elezioni presidenziali americane del 1992, e già questo dovrebbe far immediatamente capire l’importanza che ricopre lo sviluppo economico nell’azione politica complessiva nella guida di uno stato o di una Regione.
Le dichiarazioni con cui molti esponenti del NCD, locali e nazionali, e di Gentile stesso fanno apparire De Rose, nella migliore delle ipotesi, come uno spregiudicato millantatore. Sono gli stessi che hanno creduto e votato in Parlamento sulla vicenda “Ruby figlia di Mubarak “e quindi non stupisce il voler dare per forza per scontato che in Calabria, terra che molti di loro rappresentano, e regno “del detto e non detto”, “degli amici degli amici” e delle mezze parole da intendere, nulla di rilevante o di fondato vi sia nelle accorate parole di De Rose a Citrigno. De Rose che stampatore navigato non ritiene credibile che un editore non possa, per convenienza, mettere il bavaglio alla propria redazione svelando una presunta prassi su cui molti hanno preferito sorvolare.
Ai tanti esponenti del NCD, che sempre più numerosi appaiono sulla stampa per annunciare la propria esistenza, e al Presidente Scopelliti, nonostante i loro frenetici impegni promozionali legati alle numerose aperture di circoli locali del NCD sul territorio si chiede di prendere atto della principale e innegabile verità relativa all’intera vicenda: De Rose non può più essere ritenuto idoneo per ricoprire l’incarico di presidente di Fincalabra in quanto non è ammissibile che i destini economici e finanziari dell’imprenditoria calabrese vengano gestiti sotto la sua responsabilità.
Per quanto riguarda il Sen. Gentile e il suo incarico di sottogoverno il Circolo SEL della Locride non può che ribadire, sperando che almeno in questo caso ci si renda conto dell’inopportunità della scelta, la contrarietà al Governo Renzi, forse il più elitario e succube delle dinamiche lobbistiche e clientelari della storia repubblicana.
Infatti, nominando Gentile a sottosegretario del suo governo a poche ore dai fatti de” L’Ora della Calabria”, il presidente del consiglio non fa soltanto un grave errore politico, né si rende semplicemente protagonista di un affondo gravissimo nei confronti di chi crede nella libertà dell’informazione nel nostro Paese e di chi ostinatamente lavora con passione e rigore per praticarla. Ma, Matteo Renzi commette anche l’errore peggiore che riguarda la Calabria, che parla all’Italia intera: colpisce alle fondamenta il difficilissimo percorso di ricostruzione della libertà e dell’identità che tanti calabresi, giornalisti e non solo, stanno conducendo. Dal governo che dichiarava di voler cambiare verso all’Italia, dal più giovane presidente del consiglio della storia d’Italia ci si aspettava davvero qualcosa di più, a prescindere dal segno politico del suo governo.