(foto e video di Enzo Lacopo)
di Francesca Cusumano
LOCRI-“Il frutto della salute”: stiamo parlando del Bergamotto e della sua essenza, prezioso agrume che ha costituito per oltre secolo, fino ad arrivare ai giorni nostri, un “raro momento di imprenditorialità agricola” di spessore internazionale per la Calabria, una realtà di enorme prestigio per l’intera Regione, tanto da ricevere dall’Unione Europea la “Denominazione di Origine Protetta” (D.O.P). Ma non solo, l’essenza in occasione della prossima Pasqua, è stata donata dal Consorzio del Bergamotto di Reggio Calabria, da sempre impegnato a valorizzare e salvaguardare l’agrume (che cresce esclusivamente nella provincia reggina), a tutte le Diocesi d’Italia per profumare l’Olio del Crisma il Giovedì Santo. Un’iniziativa alla quale naturalmente, è rientrata anche la Diocesi di Locri Gerace che ha inteso rinnovare il gesto di comunione con le altre Diocesi, e che è stata presentata questa mattina a tutti gli organi di stampa, nel corso della conferenza tenutasi nel salone dell’Episcopio.
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Il primo ad aprire i lavori è stato Don Nicola Commisso, direttore ufficio liturgico diocesano che ha spiegato che tra le varie Diocesi coinvolte nell’interessante progetto, in particolare un Litro di essenza di Bergamotto è stato inviato a Papa Francesco per la celebrazione della messa del Giovedì Santo, mentre un altro, al patriarca di Gerusalemme, come segno di vicinanza a questa terra visitata durante il pellegrinaggio del mese scorso <<La Chiesa nel mondo rende presente Cristo profumando l’olio sacro del Crisma che unge i cristiani>>. E il crisma che ha unto il vescovo Francesco Oliva nella sua ordinazione, era profumato proprio con l’essenza di Bergamotto <<Il bergamotto rappresenta la nostra Chiesa- ha aggiunto Don Nicola Commisso- la nostra Chiesa in questa riviera ha il suo profumo, e il profumo tipico è il Bergamotto. In un certo senso, la Chiesa di Locri-Gerace profuma di Bergamotto. Grazie al vescovo che ha colto fin da subito, questa iniziativa>>.
<<Mi inserisco con immenso piacere- ha poi proseguito il vescovo Oliva– a questa tradizione che ho voluto fare mia. La Calabria possiede tante bellezze, come il Bergamotto. Il mio auspicio è che questa tradizione possa continuare anche in futuro, dare lavoro in questo contesto è segno di speranza. Ringrazio il Consorzio del Bergamotto di Reggio Calabria e tutte le Chiese che, stanno rispondendo di aver gradito questo gesto>>.
La parola infine all’avvocato Ezio Pizzi, presidente del Consorzio del Bergamotto di Reggio Calabria, che ha definito l’iniziativa intrapresa, un modo attraverso il quale il Bergamotto entra in contatto con i credenti, “un messaggio allargato e impreziosito dalla religione” <<Enorme soddisfazione-ha chiosato-anche perchè il vescovo Oliva è stato il primo ad essere stato consacrato, con il nostro prodotto. Un prodotto di eccellenza che grazie al vescovo Oliva e a chi lo ha preceduto, consente di farci conoscere all’interno della gente comune. Puntiamo all’utilizzo diretto del frutto nelle case. La Chiesa può aiutarci in questo intento. Saremo presenti all’Expo. Occorre però, sviluppare questa produzione, potremmo ricavare nuovi posti di lavoro in un territorio così ristretto e affamato; la Calabria ha la possibilità di parlare di di un’eccellenza propria>>.
Intanto, il Consorzio di Reggio Calabria, sta conducendo una serie di studi scientifici con le Università di Cosenza, Catanzaro, Messina e Parma. L’Università degli Studi di Cosenza ad esempio,sta applicando in collaborazione con l’Ospedale di Castrovillari, una sperimentazione avviata su 500 casi per cogliere eventuali, potenziali e possibili controindicazioni. Nel caso dell’Università di Messina, il professore Squadrito sta esaminando l’utilizzo dell’essenza del Bergamotto per curare il tumore alla prostata,mentre il professore Navarra sta portando avanti lo studio degli effetti del succo, per combattere il tumore alla mammella. L’Università di Catanzaro invece, con riferimento sempre all’essenza di Bergamotto, si sta occupando delle proprietà antibatteriche e antivirali. Quella di Parma, interessandosi dello studio sull’uomo, sta cercando di verificare la potenzialità del succo per combattere il diabete. Dagli studi condotti fino ad ora infatti, è risultato che il succo e la polpa di bergamotto, oltre a determinare l’abbassamento del colesterolo e dei trigliceridi, agiscono contestualmente anche sull’abbattimento del diabete.
Gli studi sopracitati, saranno completati entro ottobre e i dati finali saranno presentati il prossimo dicembre.
Subito dopo Pasqua inoltre, sul portale del Consorzio del Bergamotto, saranno pubblicati dei bandi per l’avviamento di corsi (esattamente l’11 maggio) per la formazione professionale, i cui partecipanti potranno al termine del percorso, ottenere il riconoscimento in qualità di imprenditore a titolo professionale. Un’opportunità per conseguire dei vantaggi in materia soprattutto di finanziamenti anche europei, per quel che attiene il campo dell’agricoltura e vantaggi di carattere economico, esonerando ad esempio, dal pagamento dell’Imu agricola sui propri terreni, chi ha acquisito questa titolarità.
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