Dall’albero al cenone fino ai regali. Il Wwf anche quest’anno ha elaborato il “dec-albero”, 10 pratici consigli per ridurre l’impronta ecologica del proprio Natale, tradizionalmente la festa più “ad alto consumo” dell’anno, dalla scelta delle luminarie al cenone della vigilia. Si parte del simbolo del Natale: l’albero.
1. Albero ‘locale’ o artificiale ‘di riciclo. Per avere un albero sostenibile il Wwf consiglia di rinunciare all’acquisto del classico abete coltivato apposta per la festività, e addobbare i nostri alberi tipici, anche gli stessi che abbiamo in terrazzo o in giardino. Nel caso si opti per un abete tradizionale, è importante controllare che sia certificato ovvero prodotto in vivai specializzati per i periodi natalizi, e tenerlo rigorosamente lontano da fonti di calore, meglio se in balcone o in giardino. Dopo le feste possiamo sempre piantarlo in un giardino o parco pubblico in città. Esistono anche in commercio alberi artificiali realizzati con materiale riciclato (cartone, plastica).
2. Utilizzare luminarie a basso consumo. Il Wwf, infatti, ricorda che illuminare case e strade 24 ore al giorno comporta un inutile aumento dei consumi elettrici e delle emissioni. Meglio utilizzare lampadine a basso consumo o a led, che consumano fino a un decimo delle normali lampadine, e accenderle solo in momenti particolari.
3. Per il cenone vietati piatti, bicchieri e posate usa e getta (www.improntawwf.it).
4. Niente foi gras, caviale o aragoste (www.wwf.it/pesca). Il caviale, sottolinea il Wwf, è ricavato da diverse specie di storioni, molte delle quali sono già commercialmente estinte in molte aree del Pianeta. Fondamentale, nel caso, scegliere caviale ‘certificato’ o da acquacoltura e invitare il proprio rivenditore a fare lo stesso. Per orientarsi in pescheria si può scaricare la guida ‘Sai che pesci pigliare?’ su www.wwf.it/pesca.
5. Più prodotti locali e di stagione, poca carne (www.oneplanetfood.info). Per il cenone il Wwf consiglia di scegliere ricette tradizionali a base di ingredienti di stagione e locali. Poi ci sono le vacanze:
6. Vacanze responsabili che aiutino la biodiversità (www.wwf.it/turismo) Quanto alla scelte dei regali ecco i consigli:
7. Niente specie esotiche o prodotti derivati, alimentano il commercio illegale;
8. Shopping in bici o con mezzi pubblici, muniti di sporte riutilizzabili (www.portalasporta.it);
9. Elettrodomestici e apparecchi tecnologici solo se ‘efficienti’ (www.eurotopten.it)
10. Sì a prodotti biologici, del commercio equo e solidale e a basso impatto ambientale e sociale. Oppure si può adottare una specie a rischio su www.wwf.it/adozioni.
Si può scegliere di adottare un gorilla, specie simbolo della campagna Wwf “Green Heart of Africa” per salvare il Cuore verde dell’Africa. Oppure aiutare le ‘nostre’ specie alpine, come l’orso bruno o il lupo, al centro della Campagna Wwf Alpi, uno dei luoghi più selvaggi d’Europa dove 30.000 specie animali e 13.000 specie vegetali devono convivere con centinaia di migliaia di residenti e turisti che ogni anno la frequentano, non sempre in modo sostenibile.
Oppure ancora si possono adottare gli elefanti, decimati dal bracconaggio per il commercio illegale dell’avorio. Novità 2012 il trio felino, triplo regalo per adottare insieme un leone, una tigre e un ghepardo, ma ci sono anche delfini, foche, orsi polari, oranghi e panda. Adottando una specie si possono ricevere certificati di adozione, peluche delle specie adottate, planisferi da completare con gli adesivi degli animali ma anche shopper Wwf, screensaver e firme digitali personalizzate. E da quest’anno nasce la nuovissima App ‘Wwf Adoption’ per iPhone e Android, con tanti approfondimenti e notizie sulle specie minacciate.
(Adnkronos)