RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
MARINA DI GIOIOSA IONICA – Anche il Comune di Marina di Gioiosa Ionica parteciperà attivamente alla commemorazione del “Giorno della memoria”, in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti.
L’Amministrazione Comunale, con il coordinamento e l’organizzazione del Vicesindaco e Assessore alla Cultura, Maria Elena Loschiavo, ha organizzato due significativi appuntamenti, uno rivolto a tutta la cittadinanza e uno per le scuole.
L’evento centrale e pubblico si svolgerà domenica 17 gennaio, alle ore 18:30, presso la Biblioteca Comunale “Mario Pellicano Castagna”, e vedrà la partecipazione di Spartaco Capogreco, professore associato di Storia Contemporanea presso l’Università della Calabria e Presidente della Fondazione Internazionale Ferramonti, che opera, da più di vent’anni,per sostenere i giovani ad una riflessione sulle cause e le conseguenze della violenza nazi-fascista, attraverso il recupero della memoria di uno dei più grandi campi d’internamento italiani: quello di Ferramonti (non distante dalla città di Cosenza), che operò in Calabria tra il 1940 e il 1943, con una presenza media di circa 1.500 internati, prevalentemente ebrei stranieri o apolidi.
Il professore Capogreco, introdotto dalla professoressa Cristina Briguglio, presenterà il libro L’internata n. 6, edito da Mimesis, di Maria Eisenstein.
“Né diario né romanzo, ma con la verità cruda del primo e la fantasia del secondo”. Così veniva presentata al pubblico la prima edizione deL’internata numero 6, apparsa a Roma nell’ottobre 1944. Ma il libro, bello e coraggioso, di Maria Eisenstein (che nell’Epilogo si lasciava intendere fosse stata inghiottita dalla Shoah) costituisce anche la prima testimonianza diretta su un campo di concentramento dell’Italia monarchico-fascista. Chi era realmente Maria? E quali sono, nel suo testo, gli esatti confi ni tra fi ction e realtà, tra “diario romanzato” e denuncia civile? A queste domande, e a tante altre ancora, dà risposta ora Carlo Spartaco Capogreco, che dell’Autrice ci restituisce il volto, il vero nome, il percorso di vita. E ci racconta anche le vicende di questo libro – sempre fresco e sorprendente – che si inseriscono, a pieno titolo, nella storia intellettuale del nostro Paese e nelle sue politiche della memoria.
Maria Eisenstein (1914-1994) nacque a Vienna da una famiglia ebraica di origini polacche e, negli anni Trenta, si trasferì a Firenze per frequentare l’università. Laureatasi in Belle Lettere nell’autunno 1939 (l’ultima sessione consentita agli ebrei dal governo fascista), all’ingresso dell’Italia nella Seconda guerra mondiale venne arrestata ed internata in un campo di concentramento.