di Francesca Cusumano
LOCRI- Qualche giorno fa Lente Locale dopo l’ultimo comitato dei sindaci della Locride, aveva dato notizia della mobilitazione di tutti i lavoratori Lsu/Lpu (al servizio di molti Comuni del comprensorio e di tutta la Calabria) nonchè di tutte le sigle sindacali, che proprio questa mattina si sono dati appuntamento (presente anche una buona rappresentanza dei primi cittadini dell’area jonica), dinanzi a Palazzo Campanella per denunciare quanto espresso dall’ultima sentenza della Corte Costituzionale n° 18/2013, in merito l’illegittimità costituzionale dell’articolo 55, comma 1, della Legge Regionale Calabria n° 47/2011, che aveva prorogato il termine per la stabilizzazione dei lavoratori dal 31 dicembre 2011 al 31 dicembre 2014.
Noi di Lente Locale abbiamo contattato telefonicamente Sebastiano Marando, segretario confederale Cgil Reggio Calabria- Locri, il quale ci ha riferito che dopo aver incontrato una rappresentanza sindacale dei lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità, il presidente della Giunta regionale Giuseppe Scopelliti, Francesco Talarico, presidente del Consiglio e i capigruppo consiliari di ogni partito, all’unanimità hanno deciso di votare approvandola una norma transitoria (superando il vuoto legislativo proveniente dalla famosa sentenza n° 18), consentendo il prosieguo dell’attività dei Lsu/Lpu, garantendo la copertura finanziaria degli emolumenti fino al mese di luglio, con l’impegno di affrontare l’annosa questione al Governo nazionale per una definitiva soluzione del problema della stabilizzazione. Pare infatti, che probabilmente mercoledi, i sindaci della Locride si incontrino per stilare il documento da inviare al Governo nazionale. Un sospiro di sollievo dunque per i lavoratori, risorsa umana di questo territorio che fino ad oggi, nonostante gli ultimi intoppi, continuano ad erogare alla collettività servizi di primaria importanza.