DALL’UFFICIO STAMPA DEL MINISTRO LANZETTA RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO QUANTO SEGUE:
“È in atto un cammino che, dopo anni di discussioni, ci restituirà un’architettura territoriale rinnovata, con assetti di governo nuovi e diversi e noi speriamo molto più funzionali per rispondere alle esigenze dei cittadini”. Lo ha affermato il ministro per gli Affari regionali e le autonomie Maria Carmela Lanzetta, intervenendo al seminario sulle ‘Riforme istituzionali in Umbria alla luce della legge Delrio’, che si è svolto stamani alla Scuola umbra di amministrazione pubblica a Perugia.
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“Il protagonismo dei territori sarà un fattore essenziale per un’attuazione della normativa che non sia soltanto un adempimento giuridico, ma qualcosa di più – ha dichiarato il Ministro – Deve essere il momento in cui tutte le istituzioni sappiano, interagendo tra loro, costruire modelli differenziati ma solidi, razionali e semplici. La “rinascita” degli interessi di area territoriale, intermedia o vasta, può aversi solo con la presenza di un ente solido per il loro governo, una forte connessione orizzontale tra i comuni dell’area e un’attuazione anche differenziata sui territori, per riuscire ad attuare quel “federalismo differenziato”, cui l’Italia aspira da anni ma che non ha, finora, avuto meccanismi legislativi adeguati agli obiettivi da raggiungere”.
Nel corso del suo intervento, Lanzetta si è soffermata anche sull’importanza del processo di aggregazione dei Comuni, un processo che secondo il Ministro “va stimolato con un approccio nuovo, che vada oltre la contingenza finanziaria. Si devono organizzare le unioni o le convenzioni non per esigenze dettate dalla spending review, ma soprattutto per dare ai nostri piccoli e medi comuni una dimensione che consenta di progettare lo sviluppo locale in un’ottica non parcellizzata ma di area territoriale ottimale, con una dimensione minima sufficiente per un esercizio efficace delle diverse funzioni”.