di Redazione
Il Ministro Maria Carmela Lanzetta ha scritto al Ministro Dario Franceschini per la questione della cancellazione della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le Provincie di Reggio Calabria e Vibo Valentia, prevista nella bozza del decreto di articolazione degli uffici dirigenziali di II fascia di imminente approvazione nell’ambito della riforma del ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.
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Il Ministro Lanzetta nella nota inviata al Ministro Franceschini spiega la situazione della Calabria e la necessità di arrivare all’istituzione della Soprintendenza beni architettonici e paesaggistici per la Calabria meridionale, appunto Reggio Calabria e Vibo Valentia nel 2009, decisione che ha migliorato i rapporti con gli enti pubblici ed ecclesiastici, perchè la troppa distanza della sede di Cosenza dai luoghi da tutelare rendeva il lavoro più difficoltoso.
Presenza della Soprintendenza che per il Ministro Lanzetta rappresenta un presidio statale di tutela fondamentale “volto a sorvegliare le trasformazioni del territorio, garantirne la qualità e la compatibilità con i valori paesaggistici adeguati al contesto e, limitatamente alle sue competenze, contribuire alla lotta all’illegalità”.
La lettera prosegue “Reggio Calabria sarà a breve Città metropolitana, con tutto ciò che ne consegue, mentre il paesaggio costituito dalle due Città dello Stretto e i loro dintorni è già in una proposta di inserimento come patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Ciò comporta un impegno particolare per il supporto all’istruttoria della domanda e l’aiuto nella formazione del piano di gestione nel caso – sperato – di una sua inclusione. Se l’articolazione degli uffici prenderà corpo nella forma delineata, anche lasciando a Reggio Calabria un presidio della Soprintendenza cosentina sotto forma di ufficio distaccato, le azioni di tutela, così come previste dal Codice dei Beni Culturali, rischierebbero di non essere condotte in maniera pienamente efficiente ed efficace, necessitando ogni atto amministrativo della firma dei dirigente e dell’apparato organizzativo di una struttura indipendente.
Ti chiedo – si conclude la lettera – di voler valutare la concreta possibilità di reinserire a Reggio Calabria l’Ufficio di tutela dei beni architettonici e paesaggistici accorpandolo, in analogia con quanto fatto altrove, con i beni storico – artistici, istituendo la Soprintendenza per le Belle Arti e il Paesaggio per la Provincie di Reggio Calabria e Vibo Valentia, in nome della tutela di un territorio “Particolare” come quello calabrese e della valorizzazione dei suoi tanti beni paesaggistici e culturali”.