di Enzo Lacopo © 2021
Anzitutto mi scuso per eventuali inesattezze, omissioni o imprecisioni dovute alla scarsa documentazione dei dati e ringrazio nel contempo quanti mi hanno condiviso nel darmi informazioni in merito.
La PLAYA CALIENTE di Locri è stato uno dei primi “Lidi Dancing” degli anni 60 in cui si ballava si consumava al bar e successivamente si pranzava all’annesso Ristorante, diretto da Giuseppe Giorgianni e successivamente da una coppia di genovesi. Era quasi un obbligo godersi le meravigliose giornate estive sdraiandosi sulle sedie, che guarda caso in un primo tempo, vennero marchiate “La Calura”, perché questo doveva essere il nome del lido, che poi venne trasformato in Playa Caliente, in quanto esisteva di già un Lido Dancing con tale nome a Roccella Jonica, nel quale oltre a ballare si esibivano Complessi/Gruppi Musicali e si tenevano défilé con rassegne di moda sartoriale, organizzati dal direttore di Tailleur Antonio Russo.
E’ da sottolineare che oltre al Lido La Calura di Roccella J.ca, nel raggio di 8-10 km, erano operativi nel campo della balneazione, divertimento, ristorazione e quant’altro, anche il Miramare di Marina di Gioiosa J.ca, uno dei primi ristoranti affacciati sul mare.
Il Lido Ardor fondato nel ’52 da Domenico Primerano,di Ardore che ospitò ben 23 edizioni della manifestazione del Premio di Poesia dialettale e Pittura estemporanea.
Tra gli artisti che si esibirono, il mitico Adamo, musicista, cantante e compositore belga di origine italiana, nato a Comiso.
A Bovalino, inizio anni ’50 venne creato il Lido Azzurro con una struttura in legno, una rotonda dove si ballava e due ali di cabine.
Durante gli anni ’60 sempre a Bovalino l’ing. Domenico Panuzzo realizzò il Lido Orsa reso famoso per gli importanti eventi musicali, dall’Orchestra Monizza di Catanzaro al sassofonista James Senese dei Napoli Centrale.
A questo punto facciamo un pò di cronologia, concernente il Lido di Locri.
Nei primi decenni di inizio 1900 il signor Pasquale Galasso, proprietario del mitico Cinema Impero sito sul C.so V. Emanuele che durante la stagione estiva trasferiva la proiezione dei film all’Arena Impero in Via Tevere, realizzò il primo Lido costruito in legno che terminava con delle palafitte sul mare.
Una Ordinanza dell’allora Sindaco di Gerace Marina, Gaetano Scaglione, imponeva che gli uomini dovevano stare separati dalle donne, e un vigile urbano era preposto a fare rispettare tale decreto.
Successivamente venne anche realizzato sempre dal signor Galasso il Lido Comunale/Nosside, gestito successivamente dal signor Arturo Scaglione che dal litorale laziale dove gestiva altri stabilimenti balneari, essendo originario di Gerace, venne a Locri generando una attività di svago e divertimento, unica nel suo genere.
I Bagnini che è bene ricordare sono stati: Giusi Galluzzo, Santo Calafiori, Totò Agostino e i fratelli Careri.
Durante il corso dei mitici anni 50-70 nelle suggestive location dei due Lidi, Comunale e Playa, si sono tenuti importanti eventi: l’annuale Edizione del Premio Letterario GIUGNO LOCRESE – Concorsi Internazionali di Poesia e l’elezione di Miss Locri al Nosside dove hanno partecipato 15 graziose ragazze.
Alla Playa invece veniva eletta Miss Playa.
Ad onor di cronaca Miss Locri venne eletta, la bellissima Anna Spina.
Alle varie edizioni del Giugno Locrese fondato dai mitici personaggi Prof. Umberto Ferraro, Prof. Gaudio Incorpora, Sig.na Maria Mileto ed il poeta Franco Montalto Jerocades hanno partecipato scrittori e poeti, provenienti dai posti più remoti della penisola e da oltralpe.
L’evento in ricorrenza del trentennale del Giugno Locrese ebbe come ospite d’onore, Alberto Lupo e Domenico Modugno che si esibì alla Playa.
Un simpatico aneddoto che è d’uopo narrare è quanto simpaticamente accaduto durante una edizione del Giugno Locrese di metà anni ’60.
Il Prof. Umberto Ferraro, insegnante di Lingua Italiana al Liceo Classico “Ivo Oliveti”, era anche corrispondente per diverse testate giornalistiche di allora: la Tribuna del Mezzogiorno, il Giornale d’Italia, Il Tempo ecc., lo scrivente che andava al doposcuola dal Prof. era consapevole che giornalmente intorno alle ore 19, giungeva presso la sua abitazione la cosiddetta “Fissa”, che altro non era, che l’arrivo di una telefonata da parte della redazione giornalistica, per conoscere le ultime notizie su Locri e che il mattino seguente sarebbero state lette sulla carta stampata.
La lettura delle notizie che venivano dettate e che udivo, ricordo, comprendevano per lo più qualche incidente stradale o qualche caduta accidentale dall’albero di ulivo durante la potatura.
Il Professore interrompendo l’iter dell’insegnamento pomeridiano domestico, alzava la cornetta è diceva “pronto andiamo!”, iniziando la lettura del testo che precedentemente aveva scritto, e sottolineando al ricevente la punteggiatura… (Oggi, virgola…)
Ebbene durante una serata del Giugno Locrese, noi allievi pomeridiani, eravamo stati invitati all’edizione del Premio di Poesia e ad un tratto ascoltammo il Professore che leggeva un suo scritto come se fosse la lettura di una nota per il giornale… “ringrazio tutti gli intervenuti, (virgola…) e alla prossima edizione edizione del premio letterario.” (Punto)
Vi lascio immaginare le consequenziali espressioni umoristiche fatte dai presenti !
Mike Bongiorno giunse nella nostra cittadina, parcheggiando il suo panfilo nelle cristalline acque adiacenti il lido e in un evento sponsorizzato da L’Oréal Paris venne premiato un cittadino locrese (fratello del già sindaco Francesco Macri) che nel quiz proposto dal mitico Mike Bongiorno, seppe rispondere alla domande sulle tre più importanti località turistiche d’allora della Calabria (Tropea, Soverato e Locri) e a saper dare il nome del Capo di Stato della Polonia (Wojciech Jaruzelski), premiandolo poi con un cofanetto di cosmetici offerto dallo sponsor.
Tra gli artisti che si esibirono Nada che nella giornata della sua esibizione serale, sostò presso l’Hotel DeMaCo.
Un altro aneddoto raccontatoci da un cliente del lido di allora oggi professionista nel campo sanitario:
“Una mattina giunti per immergerci in mare e poi sederci per abbronzarci, abbiamo notato che mancavano le sedie e pertanto ci siamo rivolti al direttore del Lido:
Don Arturo cosa è accaduto?
eh, stanotte ci so’ stati i topi de sdraio! (Avevano portato via le sedie sdraio).
Alla metà degli anni ‘60 la realizzazione nel Lido La Playa Caliente coincise con il 1° lotto del Lungomare di Locri, che andava dal Pub “Il Saloon” di Gaetano Fazzolari / Hotel DeMaCo creato dal pasticcere di Reggio Calabria Giuseppe Aricò, (che volle intestare l’Hotel ai suoi tre figli Demetrio, Mauro e Costantino), al Rione Ficandianara.
Per qualche anno sono coesistiti entrambi i lidi (Playa e Comunale), poi quest’ultimo venne demolito creando l’odierna Piazza Nosside.
Il Lido che in un primo tempo, come detto poc’anzi, era stato nominato La Calura, venne subito rinominato in La Playa Caliente e poi decurtato in La Playa, dalla costituenda società SOL TUR, formata da 30 soci di Locri, tra cui Teseo Tavernese, Aurelio Palmieri, Francesco Sansotta, Francesco e Domenico Frascà, Armando Galasso, Nicola Jeropoli, Gaetano Pasquale e Giuseppe Pedullà, Franco Origlia, Giuseppe Giorgianni, Stefano Carnuccio, Pasquale Barbaro, Filippo Scordino, Bruno Sorace Maresca, Domenico Monteleone ecc.
Il Lido La Playa è stato il pioniere nel saper proporre al suo grande e scelto pubblico della Locride, le migliori voci e band musicali a livello nazionale, grazie anche al grande talento manageriale di Filippo Menicelli.
Il Circolo di riunione di Piazza Stazione faceva da filtro nel senso che, molti artisti si esibivano in un primo tempo allietando le serate sul terrazzo del Circolo per poi passare al Lido La Playa, tra questi uno dei primi:
The Juniors (il cui componente B. Lanzetti fece poi parte della Premiata Forneria Marconi), Domenico Modugno, Ornella Vanoni, Raffaella Carrà, Carol Basy, La Ragazza del Clan, Cristina Gaioni milanese,“la Brigitte Bardot made in Italy” con il suo Gruppo, che stabilmente con Patty Pravo “Nicoletta Strambelli, la ragazza del PIPER” di Venezia, si esibivano al PIPER CLUB in Via Tagliamento a Roma.
WESS Johnson and the Airlades chein un primo momento dette buca alla serata non presentandosi per l’esibizione e di conseguenza venne avviato dal legale della SOL TUR, Avv. Pasquale Sansone un procedimento giudiziario che conseguì all’artista che si trovava in vacanza a Ischia, il pignoramento di una Maserati.
L’artista con il suo gruppo venne poi in altra data, ad esibirsi, gratuitamente.
La sera dell’esibizione di Rocky Roberts e i Pirhanas, era stato da poco realizzato l’annesso Ristorante La Playa, spostando quindi il palco che in origine era lato Ardore in legno a lato Gerace in cemento; la serata era eccezionale in quanto si inaugurava la nuova struttura e noi ragazzi salimmo sul tetto del ristorante per poter ascoltare il mitico Rocky Roberts di “Stasera mi butto”, non calcolando che sopra il tetto del ristorante era stata messa da poco una copertura di un liquido viscoso e scuro, probabilmente del catrame e a fine esibizione, la giornata era stata caliente in tutti i sensi, le nostre scarpe sono rimaste incollate al tetto e siamo dovuti tutti ritornare scalzi a casa.
Alan Stevenson & gli Scampati, con il bravissimo tastierista e voce Aldo Romeo, purtroppo non più tra noi, che con il suo gruppo si esibiva stabilmente in una discoteca di sua proprietà nel quartiere Montesacro di Roma e in estate poi venne a Locri, regalandoci delle serate indimenticabili sia al Garden Tennis “G. Riccio” con l’interpretazione del brano di Antoine “Pietre”, che naturalmente al Lido La Playa con “Giorgia” di Ray Charles e brani di R&B, Jazz accompagnato da suo fratello alla chitarra e da altri bravissimi musicisti siriani, ai fiati;
Equipe 84 (quest’evento fu partecipato da gente venuta da Messina a Catanzaro, il Lungomare era una marea di persone.
La struttura del lido, lato lungomare comprendeva dei buchi per poter vedere all’interno ed una signora di Siderno, curiosa si chinò per poter guardare ricevendo dal figlio “uomo di mondo” il seguente rimprovero… Mamma non essere provinciale togliti da lì);
Vittorio Inzaina Group (l’organo Hammond collegato al Leslie della Fender, durante l’esecuzione di A Whiter Shade of Pale – Senza Luce, generava una tale travolgente e maestosa armonia che ogni sera andavamo a riascoltarli, erano i tempi della Beat Generation, Figli dei Fiori in cui da lì a poco si sono tenuti la prima edizione del Festival dell’Isola di Wight, 31 Agosto 1968 e del Festival di Woodstock, 15 Agosto 1969;
I Pooh (vestiti tutti di bianco e un senatore della Locride, giunse anche lui vestito dello stesso colore e fu scambiato per il quinto dei Pooh !);
il Trio jazzista con al pianoforte Romano Mussolini che ritornò spesso ad esibirsi anche in eventi di beneficenza presso l’Hotel DeMaCo, organizzati dall’Associazione FiDaPa;
Raf e i Copertoni, Patrick Sampson Set, Mal dei Primitives, Ricky Gianco, I Ribelli del Clan di Celentano, Camaleonti, Nuovi Angeli, Le Molle (gruppo composto da tre ragazze di Viareggio), Memo Remigi e non di meno le band di Locri: I Faraoni ’70, The Exotic Sound, I Draghi, The Five Inspirations ecc.
È da evidenziare che durante quegli anni, come già consolidato dai quiz del mitico Mike Bongiorno, Locri era una metà turistica preferita da molti personaggi e turisti che trascorrevano le loro vacanze soggiornando nei tantissimi hotel e alberghi (basta ricordare Hotel Nuova Messina, Vittorio Veneto, Orientale, Romina, DeMaCo,Tesejon) e soprattutto in moltissime abitazioni, oggi chiamate bed & breakfast.
Tra i personaggi: Don Lurio, Minny Minoprio, Luisa Compagnoni (collaboratrice di Pippo Baudo) Gerry Cala’ (che prese la maturità al Liceo Classico “Ivo Oliveti” e molti giornalisti.
Di seguito alcune foto storiche concesse dai seguenti Locresi: Luciano e Giovanni Pedullà, Giuseppe Napoli, Luciano Repaci, Carmine Rispoli, Giovanni Lacopo, Giuseppe Mollica, dal libro di Gaudio Incorpora “La Terza Vita” e fonte Facebook.
Inoltre per alcuni dettagli storici ringrazio: Giovanna Murdaca, Vincenzo Gioffrè, Pasquale Tavernese, Francesco Riccio, Luciano Scordino e non me ne vogliano quelli che non ho menzionato.
Lunga vita… a quando la Locride era un isola felice!