(foto di Mimma Gullotta)
di Simona Masciaga
ROCCELLA JONICA – Non ci siamo arrivati con auto volanti nascosti dai babbani, o con vascelli che emergono dalle acque e, tanto meno abbiamo preso una locomotiva a vapore al binario 13 e 3/4; tutt’altro, una breve scarpinata in salita( ma sotto il solleone e con 42°, anche 10 metri sembrano un’eternità) abbiamo raggiunto il Palazzo feudale del Castello Carafa della Spina di Roccella Jonica che dal 15 luglio ospita in permanenza il nuovissimo MISMUR, Museo Multimediale Intensivo, il quale va ad occupare la più parte delle stanze recentemente restaurate e aperte al pubblico.
Un museo all’avanguardia, innovativo, diviso in tre sezioni, dove il visitatore può immergersi nel passato con un semplice click o, attraverso percorsi interattivi e multimediali, come per gioco, rivivere il trascorso roccellese, salire su una locomotiva a vapore oppure suonare un pianoforte senza conoscere le note musicali.
Genialità, intuizione, forte senso di comunicazione, e soprattutto studio mediatico, da parte dei realizzatori e progettisti, hanno permesso ai visitatori di scoprire il passato ed entrare vivamente nella dimensione storica da protagonista.
Diviso in tre sezioni, il MUSMIR dedica un’area all’infanzia con giochi multimediali ben organizzata per attività sia ludiche che di studio e ricerca, un’ area alla storia roccellese strettamente legata ai personaggi della famiglia Carafa della Spina e una zona storico- culturale che va dalle origini, con riferimento alle popolazioni autoctone, alle conquiste greche, romane, arabe e bizantine, presenti nei reperti archeologici sull’ area jonico- reggina.
Chiaramente va una notevole considerazione all’area dedicata alla famiglia Carafa della Spina: qui veramente ci è parso Hogwarts!
Dipinti che prendono vita, parlano, si raccontano in un dibattito tra 4 componenti destando anche ilarità per la punta ironica e arguta del discorso…tipo il classico disappunto familiare molto frequente; per non parlare della guerra lampo del 1555 tra rocca di Roccella e i pirati!
A noi è parso di caricare i cannoni per difesa (brutto a dirsi, in quanto aborriamo la guerra in ogni forma, ma tale è stato il coinvolgimento emotivo che, sicuramente, per difesa ci saremmo avvalsi del motto “mors tua vita mea”), e, altresì infilzare con alabarde il nemico; questo per palesare la maestria della realizzazione e il notevole coinvolgimento emotivo dello spettatore, ovviamente non per palesare un inesistente atteggiamento bellico.
Tale idea e realizzazione è stata voluta con forza ed entusiasmo dall’Amministrazione Comunale di Roccella Jonica la quale ha ottenuto riconoscimento finanziario dalla Regione Calabria e dal Ministero della Cultura attraverso le risorse dell’Asse 6 del Por Calabria 2014/2020 dedicato ai “Progetti strategici sui Beni culturali”, ed è stata realizzata con abnegazione e un pizzico di “magia” dall’impresa Vetta Costruzioni, sotto la direzione dell’architetto Alessandra Alvaro, dall’ ingegnere Lorenzo Surace e, scientificamente curato e studiato al millesimo, dalla Società Civica Mostre e Musei di Roma e da Ett. SpA di Genova, sotto la direzione della dottoressa Anna Villari.