SIDERNO-Un convegno per dire no alla violenza contro le donne e per mantenere alta l’attenzione su un fenomeno in preoccupante crescita, nonostante l’evoluzione sociale. Così, in occasione della ricorrenza della giornata nazionale contro la violenza sulle donne, e a tre giorni dalle primarie, il circolo del Pd sidernese ha riunito la cittadinanza presso la sala del consiglio comunale non per parlare di politica, ma per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema. A coordinare i lavori, la segretaria del circolo sidernese del partito di Bersani, Maria Teresa Fragomeni, che ha introdotto gli interventi, a partire da quello della docente Rita Commisso, che si è soffermata sulle origine storiche della giornata,risalenti al 25 novembre 1961 allorquando il dittatore della Repubblica Dominicana, Rafael Trujillo, ordinò l’assassinio di tre attiviste politiche, le sorelle Mirabal. Poi è stata la volta dell’assistente sociale Laura Rullo, che ha relazionato sulla violenza come fenomeno sociale, riportando gli allarmanti dati Istat e menzionando l’importante servizio reso in Italia dai centri antiviolenza (tra cui quello intitolato a Roberta Lanzino) conosciuti però da pochi; a seguire, l’avvocato Giusy Massara, che ha affrontato il problema da un punto di vista giuridico, soprattutto penale, riportando anche i nuovi orientamenti giurisprudenziali in materia di molestie (anche la la c.d. manomorta può costituire oggi reato). A seguire le relazioni degli ospiti. La prof. Matilde Alati, referente dell’ufficio scolastico regionale, che ha parlato dell’ educazione civica che i docenti, con l’appoggio delle istituzioni ,dovrebbero impartire ai ragazzi fin dall’età scolare, cercando nel contempo di essere sempre vigili, in modo da riconoscere i campanelli d’allarme che possono portare a scoprire un abuso.
Il dottor Pier Domenico Mammì ha illustrato invece le “devastazioni” fisiche che spesso si nascondono dietro le violenze sessuli,dalla tubercolosi, alla sifilide, alle altre infezioni virali, con la possibiltà comunque di vaccinarsi per scongiurarle fin dall’età di 12 anni. Le conclusioni sono state affidate a Maria Stella Ciarletta, Commissaria regionale delle Peri Opportunità, che ha parlato del suo impegno personale per portare avanti la campagna contro la violenza sulle donne, fenomeno di ampia portata che si affianca a quello della violenza sui minori, evidenziando come spesso non si arrivi a denunciare per pudore o per vergogna di essere giudicate. La Ciarletta ha concluso invocando un maggiore impegno delle istituzioni per fronteggiare in maniera adeguata il problema e contribuire a ridimensionarlo.
ANTONELLA SCABELLONE