di Gianluca Albanese
ROCCELLA IONICA – «A Roccella le ultime elezioni hanno delineato un paese diviso. Solo il 38% dell’elettorato ha votato la lista vincente. E’ necessario andare oltre e superare l’attuale fase. Il Pd si pone l’obiettivo di essere lievito per una nuova vasta unità su un Progetto Paese frutto di ampia partecipazione democratica che valorizzi le intelligenze dei roccellesi.
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La chiusura della bozza programmatica (o meglio delle linee programmatiche che il circolo cittadino del Pd considera prioritarie in vista della tornata elettorale comunale del prossimo mese di maggio) racchiude l’essenza dell’iniziativa che ha avuto luogo oggi pomeriggio all’ex convento dei Minimi, ovvero dare le prime linee guida di una proposta amministrativa e porsi come forza centripeta per aggregare tutti i soggetti politici cittadini alternativi all’asse “Zito-Certomà” su cui poggia la lista “Roccella prima di tutto”, con quest’ultima che non solo rappresenta la maggioranza consiliare ma sta diventando il punto di riferimento di chi siede nei banchi della minoranza.
Proprio così. Assente il segretario cittadino Domenico Bova, reduce da un delicato intervento chirurgico, hanno relazionato quattro militanti cittadini. Due uomini e due donne che sono partiti da una duplice considerazione: quello che definiscono il fallimento della maggioranza «incapace di confrontarsi coi cittadini e di farli partecipare alla vita del paese» e quello della minoranza «Che dopo cinque anni non è capace di costruire un’alternativa e sembra accodarsi alla forza politica dominante».
«Non “Roccella prima di tutto” – dice Giuseppe Simone – ma i roccellesi prima di tutto». E allora, già ad inizio seduta, Nicola Iervasi, animatore del seguitissimo blog “Roccella siamo (anche) noi” parla di esigenza di dialogare coi cittadini e di coinvolgere le forze associative e sociali, della realizzazione di opere pubbliche «Da vivere come un punto di partenza e non di arrivo» citando il parco collina, distrutto da due incendi, come esempio negativo da non ripetere. Ribadisce la bontà di quella che fu la proposta programmatica di “Roccella Democratica ” di cinque anni fa «Un progetto che se si fosse realizzato con gli odierni Pisl – ha detto – sarebbe stato davvero il volano per un rilancio economico e turistico del paese».
Iervasi cita gli «Amici di Roccella 365» – tra il pubblico c’era lo spettatore interessato Maurizio Costarella – per dire che «Nei loro manifesti scrivono fatti e non opinioni. Roccella in questi 15 anni ha fatto lievitare il carico fiscale sulle spalle dei cittadini facendolo diventare tra i più alti d’Italia. Fino alla mannaia della Tares con aumenti che vanno dal 200 al 700% in più rispetto alla Tarsu del 2012».
Prima di concludere, Iervasi si è rivolto idealmente a ipotetici alleati e/o compagni di viaggio in vista dell’appuntamento elettorale di maggio. «Chi non ha idee, ha bisogno di visibilità, ha 30/40/50 anni ed ha bisogno dell’aiuto del bastone per camminare – ha detto – allora vada di là perché di là si spartiscono poltrone e promesse di posti di lavoro, solo promesse però, e di là c’è chi decide per voi. Chi ha delle idee – ha concluso – , dei progetti costruttivi, la voglia di aiutare il nostro paese ad uscire dal pantano, ha voglia di mettersi in gioco per lo sviluppo e la crescita di Roccella più prospera, allora venga con noi, lo accoglieremo a braccia aperte».
Teresa Lombardo ha illustrato gli aspetti programmatici legati alle Politiche Sociali. «Serve – ha detto – pensare alle fasce più deboli come anziani e immigrati visti come risorse e non come problemi. Lo stesso centro anziani – ha proseguito – potrebbe interagire con giovani e bambini, per arricchirli di nuove esperienze e per accrescere il senso di appartenenza alla comunità». La Lombardo denuncia il bando tardivo per la mensa scolastica, emanato dall’attuale amministrazione solo a novembre, pensa ad un museo dell’antichità e lancia la proposta forte. «Per alleviare il disagio economico – ha detto – si costituirà un fondo di solidarietà mediante la drastica riduzione delle spese della politica e la rinuncia alle indennità degli assessori e del sindaco».
La giovane Vanessa Riitano è ingegnere ambientale e pensa a un Piano di Strategie Ambientali che comprenda un osservatorio ambientale locale (una sorta di “Arpacal locale”) che combatta l’inquinamento dell’acqua, dell’aria e del suolo. Che valorizzi la spiaggia, con opere di dragaggio e ripascimento e le fonti energetiche rinnovabili. C’è spazio anche per le aree rurali nella sua proposta, «con opere – ha detto – di prevenzione e protezione che possano salvaguardarle anche dagli effetti negativi dell’olivicoltura».
Le conclusioni sono toccate a Simone. Il fulcro della proposta programmatica del Pd appare chiaro: «Contenere le spese per ridurre la pressione fiscale a carico dei cittadini», facendo leva su quelli che i democrat roccellesi definiscono «I tanti delusi dell’amministrazione Certomà/Zito che non sopportano più una pressione fiscale così alta». Anche a costo di infrangere un tabù: «Ci hanno sempre detto – ha spiegato Simone – che la raccolta differenziata avrebbe fatto risparmiare l’ente anche dal punto di vista economico, oltre che avere ovvie ricadute positive sul piano ambientale, mentre ora la Tares è così alta anche per coprire i costi dell’attuale gestione dello smaltimento dei rifiuti».
Restano le considerazioni conclusive. Il Pd, se davvero vorrà essere competitivo alle prossime elezioni, dovrà per forza concepire delle alleanze con forze non necessariamente affini dal punto di vista politico, magari con le realtà associative. Del resto, Zito è stato chiaro: «I partiti – disse qualche settimana fa – devono rimanere fuori dalla maggioranza e da “Roccella prima di tutto”», chiudendo, di fatto, la porta al Pd. E allora, l’iniziativa odierna appare come solo un punto di partenza di una imprescindibile fase di confronto con altre forze, tesa a integrare e migliorare la proposta programmatica (frutto del lavoro del direttivo prima e dell’assemblea poi del circolo) e costruire una lista capace di competere con “Roccella prima di tutto” che candida a sindaco l’uscente Certomà e avrebbe problemi di abbondanza di candidati.
I tempi sono stretti e l’opera è ardua. Ma loro ci provano, comunque, consci dell’importanza del ruolo che un partito forte e radicato nel territorio come il Pd deve giocare.