di Gianluca Albanese
BOVALINO – L’impressione è che col convegno di oggi pomeriggio l’associazione “Nuova Calabria” presieduta da Franco Perrone abbia fatto davvero centro. Più delle altre volte.
Già, perché l’assoluta rilevanza del tema trattato (gli ammortizzatori sociali – specie quelli in deroga – e le vie d’uscita dalla crisi del mercato del lavoro) e la disponibilità al dialogo e alle domande dei presenti manifestata dall’assessore regionale al Lavoro Nazareno Salerno, hanno dato il senso del punto di contatto tra le istituzioni e la gente, cosa non proprio comune in tempi di distacco tra la politica e il Paese reale.
La sala del centralissimo hotel Reginella è piena. Ci sono molti rappresentanti istituzionali (tra cui i consiglieri provinciali Pierpaolo Zavettieri e Piero Campisi), i dirigenti dell’ufficio del lavoro di Locri e Bovalino ma soprattutto molti lavoratori in mobilità che vivono dei sussidi di disoccupazione e con l’incubo di poter perdere perfino questa (stentata) fonte di reddito di sopravvivenza. Sono assenti per impegni inderogabili il consigliere regionale Pietro Crinò e la consigliera provinciale Sandra Polimeno, mentre dalla platea non manca il contributo, in termini di coordinamento e regia, di Franco Crinò.
Introduce i lavori il giovane consulente del lavoro Bruno Squillaci, uno che vive quotidianamente i disagi di chi cerca un impiego e, quando non può trovarlo si appiglia agli ammortizzatori sociali per avere una seppur minima fonte di reddito.
Il saluto iniziale, però, spetta al presidente Franco Perrone, che ricorda il lavoro fatto da Nuova Calabria in questi mesi, rivendicando il merito di aver portato nella Locride i vertici del governo regionale ed esponenti del governo nazionale; Perrone preannuncia pure i prossimi appuntamenti che avranno luogo, tra gli altri, a Caulonia, Africo e nella popolosa frazione bovalinese di Bosco Sant’Ippolito, ricorda le iniziative di volontariato messe in campo dal sodalizio e, pensando alle prossime elezioni comunali rimarca che «Sono in chiara posizione di antitesi alla giunta Mittiga e le prossime consultazioni elettorali vedranno il nostro movimento tra i sicuri protagonisti».
Quindi, tocca di nuovo a Squillaci, che snocciola i drammatici dati della disoccupazione nazionale: «12,5%, ovvero – ha spiegato – il punto più alto dopo il 1977 con un 40,4% di disoccupazione giovanile che al Sud raggiunge vette catastrofiche, visto che meno di due giovani su dieci trovano lavoro da noi». Ma non solo. Squillaci ricorda che «In Calabria sono 8.000 i cittadini senza lavoro e molti sono passati dalla mobilità ordinaria a quella in deroga; il punto è che ormai il sistema non regge più e a giorni uscirà il decreto riguardante la cassa integrazione e la mobilità per il 2014, con criteri ancora più stringenti per l’ammissione ai sussidi». Insomma, quanto basta a far capire alla platea che «Stasera non vogliamo illudere nessuno o fare passerelle sulle spalle di chi ha perso il lavoro».
GIOVANNI ARRUZZOLO
L’assessore provinciale al ramo fornisce la «bella notizia» che consiste nell’annuncio che «nelle prossime settimane verranno erogate le indennità per i lavoratori che hanno fruito dei tirocini formativi che erano ferme a marzo. In particolare – ha aggiunto Arruzzolo – verranno pagate le indennità per il trimestre aprile-giugno 2013.
Nulla di particolarmente esaltante, dunque, ma in tempi di crisi come questi appare come una parziale consolazione per chi ha delle spettanze arretrate da ricevere. «In Provincia – ha aggiunto l’assessore – abbiamo istituito il tavolo permanente sulle problematiche del lavoro».
L’impressione dalla platea è che si voglia volare basso e far passare come grandi conquiste risultati tutto sommato minimalisti. Per fortuna ci pensa Nazareno Salerno a schiudere prospettive nuove, delineando un percorso di uscita dal limbo degli ammortizzatori sociali attraverso il piano straordinario per il lavoro messo in campo dalla Regione che offre nuove opportunità a chi vuole creare attività produttive.
Salerno procede per gradi, non prima di aver ricordato il momento drammatico di crisi del mercato del lavoro.
LE PREMESSE
«In Calabria – ha detto Salerno – ci sono 19.700 percettori di ammortizzatori sociali, di cui più di 8.000 in mobilità. Si tratta, dunque, di quasi ventimila persone che hanno perso il lavoro e per far reggere un sistema del genere la nostra regione avrebbe bisogno di 280 milioni di euro, mentre il Governo nazionale ce ne ha garantiti 92, con la possibilità di “strappare” al massimo altri 11-12. E’ evidente – ha aggiunto – che per uscire da una crisi del genere servono strumenti straordinari e al di là della mia provocazione quando dichiarai sulla stampa che bisognerebbe uscire dall’eurozona, di sicuro serve un accesso immediato ai fondi comunitari da sfruttare come fondi ordinari di bilancio, seppur con obbligo di rendicontazione per evitare un loro uso improprio. Ecco perché – ha proseguito Salerno – il presidente Scopelliti ha chiesto e ottenuto 27 milioni di euro per finanziare la mobilità in deroga, anche se queste sono politiche “passive” per il reddito».
LE POLITICHE ATTIVE PER IL LAVORO
E’ la parte che appassiona di più Salerno, assessore al ramo dallo scorso mese di maggio. «La Regione Calabria, che già si è distinta per avere usato bene strumenti come il credito d’imposta, ha messo in campo 70 milioni di euro per creare opportunità di lavoro vero per chi intende uscire dal bacino degli ammortizzatori sociali in deroga».
Eccoli nella nostra rapida rassegna, per come esposti dallo stesso assessore regionale:
– CREAZIONE DI NUOVE ATTIVITA’ PRODUTTIVE: daremo 20.000 euro a fondo perduto più altrettanti 20.000 da restituire a tasso agevolato (1% d’interesse) a chi vorrà uscire dal limbo degli ammortizzatori sociali per creare impresa.
– TIROCINI FORMATIVI: dovranno durare almeno sei mesi e, oltre alle ovvie finalità di formazione dei lavoratori, garantiranno un’indennità di 750 euro mensili.
– PROTOCOLLO CON LA SOPRINTENDENZA AI BENI CULTURALI: 1.500 lavoratori in tutta la regione potranno essere impiegati nei siti archeologici, previa formazione, oltre che in attività meramente manuali anche come custodi, per garantire una migliore fruizione dei tesori archeologici che abbondano nella nostra regione.
– FACILITAZIONI PER L’ACCESSO AL CREDITO: tutti i titolari di partita Iva dovranno avere maggiore accesso al credito per superare i tanti veti posti dalle banche anche a chi ha avuto approvata la pratica di accesso al microcredito. «Metteremo da parte il fondo di garanzia – ha spiegato Salerno – per creare un fondo di rotazione che minimizzerà il ruolo delle banche a semplice tesoreria, riconoscendo un contributo di 15.000 euro all’anno per tre anni per ogni lavoratore che sarà mantenuto in azienda. Il bando partirà i primi di gennaio»
– CREDITO SOCIALE ALLE FAMIGLIE: 10.000 euro per le spese strettamente necessarie delle famiglie non benestanti (sotto i 28.000 euro di reddito annui), affinché possano far completare gli studi ai figli, estinguere i debiti con esose finanziarie, fare lavori di ristrutturazione della propria abitazione, pagare le bollette. «Certamente – ha aggiunto Salerno – non li daremo per le spese voluttuarie, tipo l’acquisto di telefonini o programmi per PC. A breve pubblicheremo il bando per individuare l’istituto di credito e poi faremo partire le domande»
– VOUCHER ANCHE PER LE ASSUNZIONI A TEMPO DETERMINATO «Purché – ha chiarito sempre Salerno – siano per contratti di almeno 24 mesi».
«Tutto questo – ha chiarito – è stato concertato e sottoscritto insieme ai sindacati e approvato in giunta regionale. Da lunedì, inoltre, verranno pagate altre tre mensilità di mobilità in deroga e in proroga che i tanti cittadini calabresi avanzano».
LSU-LPU
Non poteva mancare un cenno alla problematica del momento. Salerno, dopo aver premesso che «Ereditiamo una situazione vecchia di 17 anni», ha tirato fuori un’altra provocazione: «Dopo aver chiesto invano aiuto all’Unione Europea, ho proposto ai suoi funzionari di sanzionare l’Italia perché con questo strumento ha legalizzato il lavoro nero», prima di tornare alla cruda realtà dicendo che «Stiamo lavorando a un percorso di stabilizzazione che passi attraverso l’inserimento della problematica in fase di discussione della legge di stabilità. Di certo – ha chiosato – abbiamo pure chiesto una deroga al patto di stabilità e la possibilità per i Comuni di sbloccare le assunzioni nei propri Enti, visto che questi sono gli strumenti pratici tali da poter dare una scossa a un mondo tuttora bloccato».
Prima di concedersi alla lunga teoria di domande da parte del pubblico, l’assessore regionale ha racchiuso in uno slogan lo spirito che anima il lavoro del suo assessorato e dell’intera giunta regionale. «Vogliamo – ha concluso Salerno – che i cittadini recuperino non solo il posto di lavoro ma anche e soprattutto la dignità di lavoratori».