*di Manuela Docile
Con profonda commozione ricordo Giuseppe Nicita, insegnante in pensione presso la Scuola Primaria “Michele Bello “ di Siderno.
Nel quinquennio 1973-1977, ho avuto la fortuna, come tanti giovanissimi studenti sidernesi di diverse generazioni, di essere sua allieva, mai dimenticando, il mio primo maestro e quegli anni lontani, ma spensierati.
Giuseppe Nicita, prima di essere un insegnante speciale, era una persona speciale.
Autorevole ma non autoritario, istruiva, guidava, correggeva ed incoraggiava, imponendosi con mitezza caratteriale e con un tono di voce sempre pacato e sicuro.
Uomo di profondi valori morali e professionali, disponibile all’ascolto ed al confronto, fiducioso nelle immense potenzialità di una scuola vicina alle esigenze di ogni allievo, con l’umiltà che lo caratterizzava, ha sempre camminato a fianco dei suoi discenti, padre più che docente.
Ligio al dovere, ha sempre operato infondendo in ogni singolo alunno, amore e spontanea curiosità per il sapere, che rivivo nei ricordi di spiegazioni, poesie memorizzate e mai più dimenticate, vecchi quaderni di composizioni dalle tracce sempre varie ed originali.
Grazie, maestro, per l’esempio di vita che ha dato a noi, piccoli allievi con gli occhi aperti sul mondo.
Grazie, maestro, per aver insegnato dal cuore e non dal libro.
Grazie, infine, per la sua innata umanità, perchè “un maestro non è chi insegna qualcosa ma chi ispira l’alunno a dare il meglio di sé per scoprire una conoscenza che già possiede nella propria anima”.