R. & P.
BIANCO – Uno dei nodi fondamentali delle nostre esistenze è rappresentato dalla difficoltà di stabilire, discernere e dividere quello che è giusto da ciò che, invece, non lo è: esiste una linea divisoria netta tra le due parti? Vi è un filo rosso da seguire nell’arco della propria crescita? Ciascuno di noi è convinto che le proprie scelte siano giuste?Probabilmente non vi è una risposta univoca e inequivocabile a queste domande ma, sicuramente, siamo in grado di dire che esistono dei personaggi esemplari, che si sono dedicati alla ricerca di giustizia, a tal punto da sacrificare la loro stessa vita: i ragazzi dell’I.C. “M. Macrì” di Bianco, appartenenti alle classi IIIA, IIC, IIA, li hanno cercati e trovati tra le file delle Forze dell’Ordine e delle Istituzioni, immagine e simbolo di unterritorio straordinario, ma dalle tinte chiaroscure, che lo rendono luogo di emblematicicontrasti epocali tra bene e male.
Quanto appena descritto è stato oggetto di dibattito, in data 11/12/24, presso l’Aula Magna dell’I.C., ad opera degli studenti che, dopo i saluti iniziali della Dirigente Vittoria Paola Zurzolo, la quale, entusiasta, ha definito il Calendario realizzato un vero e proprio “capolavoro” , sono passati ad illustrare le fasi dell’attività didattica, che li ha condotti all’elaborazione di una serie di testi, suddivisi nei vari mesi dell’anno, aventi ad oggetto la valorizzazione del ricordo di vite esemplari, quali quella dello stesso Michele Macrì, alla cui figura si ispira l’Istituto e in onore del quale ha acquisito il nome.
Il Calendario, ricco di ritratti dei personaggi descritti, realizzati egregiamente dalle studentesse Renée Logozzo, Alice Favasuli, Aurora Maviglia, sotto la guida dalle docenti Carminella Capponi e Antonietta Morosini, è stato oggetto di grande attenzione da parte dei presenti, tra cui: le Forze dell’Ordine, rappresentate dal Luogotenente Carica Speciale Giovanni Piccolo, il Circolo degli anziani di Bianco, l’assessore alla Cultura di Bianco, Teresa Catanzariti, il Sindaco di Casignana, Rocco Celentano, il Presidente dell’Associazione Libera, Deborah Cartisano, accompagnata da una tra le innumerevoli vittima di mafia, ovvero la vedova del brigadiere Marino, crudelmente assassinato negli anni ‘80 presso Bovalino Superiore. In particolare, il racconto di questo truce omicidio ha rappresentato un momento di grande coinvolgimento emotivo da parte degli intervenuti e della stessa sig.ra Rosetta Vittoria Dama, che asserisce che la valorizzazione del ricordo del marito dimostra che la sua morte ingiusta non è però stata invana.
In ultimo lo scambio, ormai annuale e diventato una tradizione, tra il calendario realizzato dagli studenti e quello dell’Arma dei Carabinieri, che suggella un patto di collaborazione e supporto reciproco tra le due Istituzioni.
A chiusura di una manifestazione, desiderata e sostenuta fortemente, come tutte le altre attività didattiche legate alla Legalità, dalla Dirigente Zurzolo e dal Vicepreside Alberto Crupi, la rappresentazione dell’immagine dell’ “Albero dei Giusti”, realizzato con i nomi delle vittime sacrificatesi per la giustizia, simboleggia il seme della speranza insita in ognuno di noi, di nuove generazioni che impiantino radici salde e profonde e lascino crescere rami ricchi di foglie, protese verso il cielo, dipinte di un intenso verde, che fa sentire il sapore agrodolce della fiducia di un domani migliore e ricco di nuove consapevolezze.