Il famosissimo “pezzo di legno” che riuscì a trarre in salvo la ragazza e dal quale dovette inesorabilmente staccarsi il ragazzo – con consequenziali “lacrimoni” finali, è stato venduto al prezzo di uno yacht da diciotto metri; si tratta di un pannello in legno di balsa misurante 2,4 metri per 1 metro – che in teoria faceva parte del telaio sopra l’ingresso della lounge di prima classe dell’imbarcazione. Venduto anche l’abito di chiffon che Kate Winslet indossa nel finale del film, per la non modica cifra di 125 mila dollari.
di Antonio Baldari (foto fonte Wikipedia)
Cosa vuoi che sia una zattera? Nulla, praticamente nulla, ma la cosa, però, cambia nel preciso momento in cui è quella a cui si è aggrappato Leonardo di Caprio, alias Jack, insieme a Kate Winslet, alias Rose, nell’emozionante finale del celeberrimo “Titanic” dei giorni nostri, di esattamente ventisette anni fa e diretto da James Cameron. E sì, perché il famosissimo “pezzo di legno” che riuscì a trarre in salvo la ragazza e dal quale dovette inesorabilmente staccarsi il ragazzo – con consequenziali “lacrimoni” finali, è stato venduto al prezzo di uno yacht da diciotto metri, essendo stato battuto all’asta ed acquistato per poco più di 700mila dollari, precisamente quasi 720mila; si tratta di un pannello in legno di balsa misurante 2,4 metri per 1 metro – che in teoria faceva parte del telaio sopra l’ingresso della lounge di prima classe dell’imbarcazione – divelto dalla mareggiata e per il quale, per essere realizzato, venne usato come riferimento un vero pezzo di legno recuperato dal naufragio del 1912.
Ed è il “pezzo di legno” su cui si è discusso di più, considerato il fatto che nel film Rose e Jack si aggrappano mentre il Titanic affonda ma, dopo alcuni tentativi, capiscono che c’è spazio per una sola persona, ed è lui a decidere di sacrificarsi, morendo di ipotermia nel gelido Atlantico settentrionale; molti spettatori, però, negli anni si sono chiesti se il sacrificio estremo di Jack fosse davvero necessario. Ed invero, se Rose si fosse spostata soltanto di poco anche Jack avrebbe potuto rimanere aggrappato in attesa dei soccorsi che, com’è noto, arrivarono soltanto alle quattro del mattino grazie all’intervento della nave “Carpathia”; le polemiche sono state così insistenti che, nel 2022, in occasione delle “nozze d’argento” del film, il regista James Cameron ha voluto condurre uno “studio scientifico” per mettere a tacere tutte quelle critiche. “Abbiamo effettuatoun’analisi approfondita con un esperto di ipotermia, riproducendo la zattera del film e prendendo due stuntmen che avevano la stessa massa corporea di Leo e Kate ma è stato concluso che, nonostante l’assunzione di diverse posizioni su quel pezzo di legno, non era possibile che entrambi ce la facessero, e quindi soltanto uno poteva sopravvivere” – dichiarò il regista di Titanic 1997.
Che aveva deciso di…far morire Jack giacché, come per Romeo e Giulietta, essendo un film sull’amore, il sacrificio e la morte, l’amore si misura con il sacrificio. Ed amen! Ad ogni buon conto, per la cronaca, alla stessa asta è stato venduto anche l’abito di chiffon che Kate Winslet indossa nel finale di Titanic, per la non modica cifra di 125 mila dollari.