di Ufficio Stampa “Il Volo”
Mai come in questa campagna elettorale appena cominciata si è parlato tanto di etica e legalità. Il motivo sta probabilmente nella situazione particolare in cui versa la nostra città. Etica e legalità sono purtroppo diventati concetti a volta labili, i cui confini sono spesso confusi e scambiati con una certa facilità con i loro contrari. Sono sempre più insistentemente sulla bocca di tutti, ma poco nei fatti e nelle azioni di ciascuno.
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Ciò può essere superato senza grosse difficoltà e senza incisive conseguenze se la “confusione” è operata da cittadini qualsiasi, ma se le trasgressioni (piccole o grandi che siano) a tali concetti fondamentali per la vita sociale di una città sono messe in essere da chi aspira a guidare la vita amministrativa, allora il problema assume caratteristiche diverse, inquietanti, avendo addirittura il potere di fare incancrenire il malessere e non farlo finire mai.
Volo, sin dal suo esordio, ha voluto puntualizzare questi concetti, etica e legalità, che, a nostro giudizio, sono i capisaldi per una sana e democratica vita sociale a Siderno e ovunque.
Perciò abbiamo sempre insistito su “rinnovamento” e “discontinuità” col passato, che non sono termini usati a caso, con l’intento subdolo di ingannare e magari sbalordire, come altri stanno facendo, ma sono le direttive imprescindibili del nostro scendere in campo con la proposta reale di un nuovo modo di amministrare la città.
Perciò ci ha molto deluso il fatto che alla manifestazione pubblica per la recente festa del 25 aprile e la deposizione di una corona d’alloro ai caduti in guerra il candidato a sindaco del centrosinistra si è fatto vedere in piazza a cerimonia finita. Le malelingue ci hanno riferito che lo stesso, mentre davanti al monumento ai caduti si celebrava la cerimonia ufficiale, lui se ne stava comodamente seduto nella sala consiliare ad aspettare che avesse inizio la manifestazione organizzata dalla sua stessa coalizione. (Ma noi non ci crediamo!).
Perciò ci siamo meravigliati che alla nostra dichiarazione di parecchie settimane fa che non avremmo affisso manifesti elettorali al di fuori degli spazi assegnati, per non sporcare la città, dai nostri avversari non solo non è arrivata alcuna dichiarazione di adesione, ma neanche alcun commento.
E perciò siamo rimasti alquanto interdetti quando, ancora una volta, dai nostri avversari non è arrivata alcuna presa di posizione alla nostra dichiarazione pubblica di avversione totale alla criminalità organizzata, di seguito ad una iniziativa di alcuni sindaci del Nord.
Ma, è evidente, non c’è da restare né delusi, né meravigliati, né interdetti: c’è solo da prendere atto che etica e legalità, ma se volete anche garbo e buongusto, non appartengono a tutti, né è possibile a tutti attuare rinnovamento e discontinuità, in special modo a chi è vecchio e continuo dentro.