di Ufficio Stampa “Il Volo”
L’uno si presenta con un “un progetto di cambiamento radicale della comunità”, l’altro gli fa eco invitando i cittadini di Siderno ad “avere fiducia nel futuro, nella consapevolezza che presto, a Siderno, spirerà un nuovo vento, questa volta positivo”.
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I due leader del centrosinistra sidernese, secondo quanto ampiamente riportato dalla stampa, non hanno dubbi e si “rinnovano”. O, per lo meno, così vanno predicando.
In verità si resta piacevolmente sorpresi alla ricetta dei due, poiché ambedue conoscono a fondo i tanti problemi della città essendone tra gli artefici. E quando ambedue parlano di buona amministrazione futura, essendo loro persone di fine intelligenza, suggeriscono ai cittadini un cambiamento che però non appartiene loro, poiché loro rappresentano il passato. Il vento nuovo che i due prevedono ed auspicano racconta piuttosto il timore di chi, al potere per lunghi anni, è consapevole di un ciclo irrimediabilmente finito.
Più che di cambiamento reale, inattuabile a chi ha un certo dna, a nostro giudizio, si tratta di una sorta di muta del pelo, solo esteriore, come accade ogni anno, secondo natura, a molti animali, ai serpenti, ai lupi, alle galline, ecc., senza che per questo cambi la loro indole. Questo sì, il cambiamento dell’indole, sarebbe innaturale, o meglio, impossibile.