di Redazione
CAULONIA – A Caulonia il caso Ursini fa ancora discutere. Il fondo concesso all’Associazione Caulonia 2.0 lo scorso anno per l’attuazione del progetto di accoglienza per minori non accompagnati, precisamente nelle frazioni di Ursini e San Nicola, è stato revocato definitivamente dall’Autorità Responsabile del Fami.
«E’ un epilogo amaro – ha commentato il presidente dell’associazione, nonché capogruppo di minoranza, Antonella Ierace – Non si è tenuto conto del lato umano del progetto. L’Amministrazione comunale si è dimostrata insensibile verso i lavoratori e gli immigrati. Il bando pubblico del Comune? E’ stato pubblicato a posteriori dalle nostre scadenze. Inutile partecipare. Avevamo creato una piccola Riace – ha proseguito – E’ stato un dispetto politico».
Vicini all’associazione i consiglieri di minoranza Andrea Lancia e Franco Cagliuso. «Se queste sono le premesse – ha detto Cagliuso – questo paese non ha futuro. Il problema poteva essere risolto, ma lotteremo ancora».
Per il pool dei legali interpellato dal Comune l’iter amministrativo è viziato, illegittimo e contrario alle regole di trasparenza.