di Emanuela Alvaro
SIDERNO – Un’altra estate “calda” per gli abitanti delle zone limitrofe l’impianto di smaltimento rifiuti in Contrada San Leo. Un’altra denuncia per cercare di porre fine ad una situazione che non riescono più a gestire. Il nauseabondo odore di spazzatura in decomposizione non si sopporta più e per loro l’unica strada da percorrere è appunto denunciare “per situazione estremo disagio, dovuta a miasmi provenienti dal TMB e dal Depuratore di Siderno, siti in C.da San Leo” così come reca l’oggetto della stessa.
Mariarosaria Tino insieme ai cittadini firmatari hanno denunciano “I Responsabili dell’Impianto di Separazione RSU, e i Responsabili del Depuratore, la Regione Calabria, Dipartimento per l’Ambiente, per la situazione di invivibilità nelle zone circoscritte all’area degli stessi”.
Di seguito il corpo della denuncia presentata alla Procura della Repubblica e al Tribunale di Locri.
“I fetori emanati da tutti e due gli impianti sia nelle ore diurne che nelle ore notturne, sono irrespirabili, costringendo i cittadini ad essere prigionieri nelle proprie abitazioni, ed inalare con tutte le conseguenti malattie, i miasmi prodotti da i due impianti.
Già nel 2014, è stato presentato dalla sottoscritta ESPOSTO -DENUNCIA con Prot.17346 del 16/07.
Il risultato ottenuto era stato abbastanza favorevole ai Cittadini, in quanto obbligava i Gestori, mediante Avviso di Garanzia, ad eseguire lavori straordinari, per ovviare alla situazione.
Purtroppo dal mese di marzo u.s. a tutt’oggi, il problema si è ripresentato, non solo con il TMB, ma anche con l’enorme quantità di fanghi nel depuratore.
Infatti nonostante era risaputo che il problema derivava dal conferimento della frazione organica all’Impianto di separazione, e che, con lo svuotamento a ottobre 2014 il problema si poteva dire risolto, la Regione Calabria unitamente al Gestore, e con l’accordo dei Sindaci, decidevano di riconferire all’impianto, una quantità di circa 50 tonnellate giornaliere dello stesso materiale.
Causando il ritorno dei fetori irrespirabili.
Alle proteste verbali dei cittadini all’A.C, veniva risposto che l’unica richiesta che si poteva fare, era la diminuzione del tonnellaggio, ma non l’eliminazione.
Tutti i Cittadini, firmatari e non CHIEDONO
A codesta Magistratura, di intervenire, stabilendo eventuali responsabilità penali e civili, in quanto non è giusto subire soprusi da parte di chicchessia, ma si possa vivere nelle proprie abitazioni con tutta la libertà che anche la Costituzione impone.
Che si venga inoltre messi al corrente dell’Iter e dei risultati che il precedente Esposto-Denuncia ha prodotto e di cui si allega copia”.