di Gianluca Albanese
SIDERNO – Un ulteriore telo antiodorigeno ai carboni attivi. E’ bastata questa nuova coperta (di Linus?), unitamente a una ramazzata del cosiddetto “cippato” al dipartimento Ambiente della Regione Calabria, che dopo aver fornito all’impianto di trattamento dei rifiuti di San Leo in Siderno un nuovo telo antiodorigeno, a convincere il Comune di Siderno (retto dalla Commissione Straordinaria, nominata dopo lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose) a revocare l’ordinanza dell’allora sindaco Pietro Fuda, che lo scorso 13 luglio, al fine di prevenire la diffusione di cattivi odore in tutte le zone vicine, aveva imposto un limite massimo di conferimento della frazione organica dei rifiuti differenziati, a 35 tonnellate settimanali, con una media di 5 tonnellate al giorno, dando priorità ai conferimenti della raccolta differenziata del Comune di Siderno.
Ora, invece, con la revoca dell’ordinanza numero 11 dello scorso 13 luglio, decisa dall’allora sindaco Fuda, i Commissari, su esplicita richiesta della Regione, hanno permesso di conferire una quantità massima settimanale di 180 tonnellate di “umido”, con una media di 35 al giorno. Insomma, circa sei volte la quantità permessa dall’allora sindaco Fuda fino allo scorso 9 settembre. L’ordinanza di revoca della Commissione Straordinaria, infatti, porta la data del 10 settembre.
Qual è il problema ora? I residenti delle zone vicine all’impianto di San Leo denunciano già, in questi primi cinque giorni, un aumento dei cattivi odori provenienti dal maggiore conferimento di frazione organica dei rifiuti differenziati, e risulta molto ben visibile la fila di mezzi provenienti da diverse zone della nostra regione.
Insomma, Siderno tornerebbe a essere la pattumiera della provincia.
I comitati dei cittadini della zona Sud di Siderno, da quanto siamo riusciti ad apprendere, si starebbero organizzando per inscenare una protesta e chiederanno di essere ricevuti dai Commissari che – va detto – nell’ordinanza in cui sono state revocate le disposizioni dell’allora sindaco Fuda, e autorizzato l’aumento dei conferimenti a sei volte tanto, si precisa che tutto verrà compiuto per i 90 giorni che decorrono dalla data dell’ordinanza (10 settembre) “Qualora non si verifichino le problematiche odorigene”.
Insomma, se dovesse tornare a puzzare come prima i Commissari sarebbero pronti a revocare la revoca della delibera che riduceva al minimo i conferimenti dell’umido durante l’estate.