R. & P.
SIDERNO – L’iter per l’ampliamento del TMB non si ferma e chi dice questo fa solo demagogia. Nei giorni passati, abbiamo sentito toni fortemente trionfalistici da parte di alcuni attori politici cittadini riguardo al contenuto della Delibera n.14 del 26/01/2021, emessa dal Comune di Siderno, contenente una sorta di parere sfavorevole all’ammodernamento dell’impianto TMB, previsto nel Piano Regionale dei Rifiuti del 2017.
Si sostiene, infatti, che il contenuto di quella delibera costituirebbe una loro importante conquista, che farebbe ben sperare circa la possibilità di impedire l’efficientamento dell’impianto di TMB, sito in contrada San Leo.
Per il rispetto che abbiamo dei nostri concittadini, stanchi anche loro delle sirene populiste che speculano sulla buona fede dei sidernesi, teniamo a ripristinare la realtà dei fatti.
È necessario spiegare ai sidernesi che la delibera n. 14/2021 del Comune di Siderno nulla toglie e nulla aggiunge all’iter tecnico amministrativo (ormai molto avanzato) posto in essere dalla Regione Calabria, avendo come unico effetto quello di consentire all’ente comunale oggi commissariato di non prendere una posizione favorevole o contraria.
A questo proposito la Regione, in qualità di amministrazione procedente:
- ha acquisito il progetto definito redatto dai progettisti nominati;
- il mese scorso ha avviato la procedura espropriativa con l’avviso dell’avvio del procedimento di imposizione del vincolo espropriativo, funzionale all’adozione della variante.
- è stata già convocata la Conferenza dei servizi ai sensi dell’art. 208 del Codice Ambientale che prevede una procedura unitaria per il rilascio dell’autorizzazione unica agli impianti di smaltimento e recupero rifiuti.
Queste attività rendono vana l’efficacia della Delibera Commissariale. È bene chiarire ai cittadini che in questa fase il Comune di Siderno, dunque la triade commissariale e l’ufficio Urbanistica del Comune è stato chiamato a presentare un parere di conformità al PRG.
Vogliamo essere ancora più chiari e limpidi: sempre l’art. 208, al comma sesto del codice Ambientale prevede che il provvedimento autorizzatorio unico per gli impianti di smaltimento e recupero rifiuti “sostituisce ad ogni effetto, visti pareri, autorizzazioni e concessioni di organi regionali, provinciali e comunale, costituisce, ove occorra, variante allo strumento urbanistico e comporta la dichiarazione di pubblica utilità, urgenza ed indifferibilità dei lavori”.
Pertanto ad oggi, stando agli atti finora prodotti, non resta che attendere il provvedimento con il quale la Regione autorizza in variante la realizzazione dell’impianto prendendo coscienza che l’autorizzazione medesima diventa anche atto di pianificazione: in virtù della normativa vigente infatti la variante al PRG potrebbe anche non essere necessaria, perché la Regione Calabria potrebbe, comunque, in virtù del potere conferitole dalla legge, ovviare a detta assenza, in quanto l’impianto rientra tra le opere di pubblica utilità.
Per questo riteniamo sia necessario continuare a mantenere alta l’attenzione, senza preconcetti e pregiudizi, ma pensando al bene di tutta la cittadinanza. Abbiamo sempre detto una cosa chiara: Siderno, non solo, non dovrà avere più la puzza ma dovrà avere anche i servizi. Questo passa da un serio progetto di ammodernamento, da opere di compensazione importanti e da un serio controllo dei conferimenti. È arrivato il momento di preferire la serietà alla demagogia ed al populismo, nel rispetto dei cittadini e della verità dei fatti, che sono sempre inconfutabili e non si prestano a distorsioni di nessun tipo.