DI SEGUITO LA NOTA STAMPA DELLA QUESTURA DI REGGIO CALABRIA Nella serata del 19 dicembre u.s. è stato tratto in arresto presso un ristorante di Cannitello di Villa San Giovanni, dove svolgeva mansioni di pizzaiolo, MISIANO Alberto cl., residente in Brancaleone, in esecuzione dell’ Ordinanza di applicazione di Misura Coercitiva emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Palmi – Dott. Giulio G. DI GREGORIO in data 16 Dicembre 2013, su richiesta presentata dal P.M. presso la Procura della Repubblica di Palmi – Dott. Luigi IGLIO.
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Il MISIANO risulta indagato per i reati di cui agli artt. 110 e 628 co.1 e 3 nr.1 c.p. ed artt.4 L.18/4/75 nr.110 e 61 nr.2 c.p., in relazione alla rapina perpetrata in data 07.12.2004 in danno della Filiale CA.RI.ME. di Rosarno. Le indagini condotte all’epoca non avevano consentito di acquisire elementi probatori certi, anche se erano state repertate impronte papillari ed acquisiti fotogrammi delle telecamere di sorveglianza utili per eventuali finalità comparative.
Tuttavia l’attività investigativa successivamente compiuta dal Commissariato di Villa S. Giovanni e scaturita nell’ambito di diverso procedimento, determinava l’individuazione del MISIANO come l’autore materiale della rapina. In particolare veniva riscontrata una coincidenza di 16/17 punti tra l’impronta repertata presso la Banca CA.RI.ME. di Rosarno e l’impronta del dito anulare della mano destra del MISIANO.
Inoltre venivano visionate nuovamente le immagini relative alla telecamere di videosorveglianza della Banca al fine di raffrontarle con le effigi del MISIANO: anche tale accertamento sortiva effetti positivi poiché lo stesso veniva riconosciuto dagli investigatori. Il MISIANO Alberto è genero del defunto RODA’ Domenico cl.65, ucciso in data 03.01.2013 in un agguato di stampo mafioso nel comune di Ferruzzano Superiore, ritenuto affiliato, come i suoi fratelli, alla cosca Speranza-Palamara-Scriva influente su Africo, Brancaleone, Bruzzano Zeffirio e Motticella. Lo stesso MISIANO, con pregiudizi di polizia per reati legge armi e stupefacenti, risulta inserito nell’operazione “Terra Chiana” per associazione a delinquere di stampo mafioso.
L’arrestato, dopo le formalità di rito è stato condotto presso la Casa Circondariale di Reggio Calabria. Alle fasi dell’esecuzione del provvedimento restrittivo del MISIANO ha partecipato personale della Sezione di Polizia Giudiziaria – Polizia di Stato presso la Procura della Repubblica di Palmi (Sost. Commissario Maria Carmela MELE, Ispettori Capo Andrea CAMPAGNA e Gianfranco SCARFONE, Sovrintendente Giuseppe PENTIMALLI, Assistente Capo Francesco GENTILE ed Assistente Giuseppe GIANI’) e del Commissariato di P.S. di Villa San Giovanni (Sost. Commissario Maurizio MAUGERI, Ispettore Capo Liborio Mario SOTTILOTTA, Assistenti Capo Umberto EMPEROMETRI e Claudio SMEDILE, Agente Salvatore SEMINARA .