R. & P.
La Calabria è in fiamme.
Da diversi giorni numerosi roghi stanno devastando la regione, in particolare la zona del Parco Aspromonte e l’area grecanica.
Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha firmato il Dpcm con la dichiarazione dello stato di mobilitazione nazionale e il Dipartimento è al lavoro per coordinare l’invio di volontari e delle colonne mobili.
Squadre di volontari, mezzi e uomini del sistema di Protezione civile raggiungeranno la Calabria per far fronte agli incendi che stanno interessando la Regione.
Giuseppe Nucera, presidente del movimento ‘La Calabria che vogliamo’, si dice affranto e commosso alla luce di quanto accaduto in questi giorni.
“Sono cresciuto nell’area grecanica, quei luoghi magici hanno contraddistinto il mio percorso umano arricchendolo grazie ai valori speciali che li caratterizzano. Vedere oggi quel territorio così sofferente, in fiamme, è un dolore immenso difficile da digerire. Penso a chi è rimasto in quei luoghi con tenacia, investendo risorse economiche e umane, e adesso vedere la propria azienda distrutta. Questo dramma deve far riflettere chi ha la responsabilità istituzionale e in questi anni ha abbandonato le aree interne”.
L’ex presidente di Confindustria Rc auspica una pronta ripartenza e stimola il governo regionale.
“I problemi non si risolvono andando a cercare le responsabilità pregresse ma affrontandoli e superandoli. La Regione Calabria deve porsi il problema della difesa delle zone interne e la salvaguardia dei territori, mettendo in campo tutte le risorse necessarie. Le nostre montagne e parchi -sottolinea Nucera- sono risorse fondamentali che non possono essere lasciate ad una visione semplicistica.
Dalla politica deve arrivare un segnale forte e deciso, ad assicurare una rapida ripartenza delle attività produttive in quei luoghi. Certo le esperienze del passato non ci inducono all’ottimismo, dopo il momento del dramma e della solidarietà è sempre tornato tutto come prima. Chi ha perso il lavoro o addirittura la vita per difendere un lembo di terra va onorato, lo stato di calamità consente alle autorità di prendere provvedimenti urgenti ed è quello di cui la Calabria adesso ha bisogno”, conclude Nucera.