di Emanuela Alvaro
SIDERNO – Il punto su quello che si è realizzato per il Registro dei tumori e un focus sul bene acqua. Al secondo incontro annuale dell’Osservatorio “Diritto alla vita”, tenutosi nella sede della Protezione civile di Siderno, Natale Amato, uno dei membri insieme a Dino Audino, alla presenza dei rappresentanti delle diverse associazioni coinvolte ha avviato l’incontro aggiornando, come primo punto all’ordine del giorno, sui passi fatti verso l’istituzione del registro dei tumori.
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Da un confronto con la referente, la responsabile dell’Osservatorio epidemiologico dell’Asp 9, Filomena Zappia è emerso lo stallo della procedura in attesa dell’acquisto del software specifico, ancora non formalizzato.
L’altro problema è la fase di reperimento del personale che dovrebbe svolgere il servizio, per il quale sembra ci siano delle disponibilità, nonostante la carenza in tutti i settori. Nello specifico le figure più importanti sono un oncologo e uno statistico.
Un percorso lungo quello per arrivare a completare la procedura, anche perché una volta acquistato il software servirà un tutor che segua tutto.
Come prevede lo statuto dell’Osservatorio, nella seconda parte dell’incontro si è parlato di acqua, di ciò che è accaduto a Siderno settimane fa, riferendosi all’ordinanza che ha dichiarato la non potabilità dell’acqua di alcune fontanine a Siderno e Siderno Superiore. Amato ha raccontato ai presenti quello che in Comune hanno fatto in questo caso, cioè la clorazione di tutta l’area esterna alle fontanine prese in esame a cui seguiranno nuove analisi, soffermandosi più in generale sullo stato delle condutture che trasportano l’acqua fino alle abitazioni.
Comunque le associazione dell’Osservatorio chiederanno di sottoporre ad ulteriori analisi, per una maggiore sicurezza, anche l’acqua utilizzata dalla Scuola elementare G. Pascoli e dalla Scuola media C. Alvaro, due edifici pubblici, vicini ad alcune delle fontanine in esame.
Un’ampia introduzione alla successiva relazione dell’ingegnere ambientale, Francesco Salomone, il quale ha parlato del progetto “Bere l’acqua dal rubinetto, un bene per l’ambiente, la salute ed il portafogli”, evidenziando quali le istituzioni a cui è stata fatta la richiesta di accesso ai documenti amministrativi e come si sia conclusa la prima fase dello stesso.