di Gianluca Albanese
BOVALINO – Era solo questione di giorni. Quanto ipotizzato dalla nostra testata lo scorso 11 marzo, infatti, si è verificato oggi, al termine della seduta del Consiglio dei Ministri che ha decretato lo scioglimento del consiglio comunale di Bovalino per infiltrazioni mafiose.
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«È stato deliberato – è scritto nel comunicato stampa diramato da Palazzo Chigi – lo scioglimento del Consiglio comunale di Bovalino in provincia di Reggio Calabria, nel quale sono state accertate forme di condizionamento della vita politica ed amministrativa da parte della criminalità organizzata».
Non è il primo civico consesso sciolto per mafia dalle nostre parti, anzi. Ma la particolarità è che la decisione è giunta in un momento in cui la tendenza da parte del Capo dello Stato e del Consiglio dei Ministri non era più quella dell’automatismo tra l’invio della commissione d’accesso agli atti e lo scioglimento del consiglio comunale, come accaduto, ad esempio, per Siderno, San Luca, Ardore ecc.
Ora, si attende l’invio della terna commissariale che gestirà il Comune per i prossimi 18 mesi.
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