R. & P.
CORIGLIANO – 《Per crescere, l’Italia deve ridurre il gap tra nord e sud del Paese. Per farlo occorre che le infrastrutture soprattutto del Mezzogiorno vengano qualificate per creare nuove economie e vigorosi indotti. Non solo grandi opere dunque, ma anche strutture di collegamento. La competitività delle imprese è strettamente legata alla disponibilità di una rete adeguata di trasporti e di telecomunicazioni》.
È quanto ha dichiara Denis Nesci, eurodeputato di Fratelli d’Italia, rilanciando e sottolineando il monito e l’esigenza, ribadita nei giorni scorsi dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, di un nuovo patto con l’Europa anche e soprattutto per cambiare l’Italia; 《perché – continua – sarebbe un problema serio non arrivare ad un nuovo Patto di Stabilità che punti alla crescita. E non c’è possibilità alcuna di crescita – scandisce Nesci, parlando di punto di non ritorno epocale rispetto a questa consapevolezza ormai condivisa – per un Paese che dovesse essere o ritenersi impedito nel governare in maniera definitiva il secolare gap infrastrutturale di una parte consistente del suo stesso territorio nazionale, con tutte le conseguenti menomazioni in termini di diritti fondamentali, competitività e sviluppo che da sempre ne derivano》.
Se ne parlerà domani, mercoledì 3 maggio, alle ore 18 all’Hotel Roscianum, durante l’evento regionale promosso da Fratelli d’Italia e dal Gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei (ECR) dal titolo Europa e territori calabresi, le infrastrutture che servono per favorire sviluppo e lavoro. Coordinati dal comunicatore e lobbista Lenin Montesanto, dopo l’introduzione dello stesso Mario Smurra e gli indirizzi di saluto del vicecoordinatore provinciale di Cosenza Mario Felice e del commissario del circolo cittadino Giuseppe Villella e di Gioacchino Campolo, interverranno i consiglieri regionali Luciana De Francesco, Sabrina Mannarino e Antonio Montuoro e gli assessori regionali Filippo Pietropaolo e Giovanni Calabrese. Alla presenza di Wanda Ferro, sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno, dopo la relazione di Giosi Romano, Commissario di Governo ZES, a concludere la serie di interventi sarà lo stesso eurodeputato Denis Nesci.